Sine dolore, il vino che cura il dolore

In vino veritas recitava un proverbio latino; da oggi è possibile anche coniare un nuovo modo di dire Cum vino sine dolore, ovvero con il vino non si sente dolore. Sembra infatti che l’11 maggio a Minorca, a un congresso dedicato interamente al dolore, il World Medicine Park, si sia scoperto un nuovo vino rosso, il Sine dolore, prodotto in Cantabria a las Rojas in edizione limitata. Secondo quanto affermato dal professor Jordi Moya Reira, Presidente del congresso e responsabile del reparto di Anestesiologia e Terapia del dolore al Policlinico Virgen de Gracias di Minorca, il vino Sine dolore sarebbe il primo vino al mondo capace di lenire il dolore. Spiega ironicamente il professore, che il nuovo vino ‘magico’ è davvero eccellente e comprarlo sul sito shop.sinedolore.org aiuterebbe tantissimo anche la ricerca, in quanto tutti i ricavati saranno interamente versati alla Fondazione che si occupa appunto del dolore. Attenzione: non viene consigliato dai medici di bere vino per combattere il dolore tuttavia il congresso di Minorca si è concentrato molto sullo sdoganamento di terapie efficaci contro il dolore, come per esempio l’uso degli oppioidi, utilizzati ancora in maniera molto scarsa nei paesi europei con forti impatti nei sistemi sanitari. Sine dolore costa circa 15 euro a bottiglia e sul mercato sono disponibili solo 19.314 bottiglie.
Sempre uno studio a proposito del vino ha gettato luce su un nuovo tipo di terapia contro il dolore: si tratta di una somministrazione di resveratrolo in capsule, proprio per misurare e quantificare l’azione biodisponibile della molecola sul dolore. La ricerca presentata al congresso dalla dottoressa Carmen Martinez Caballero, direttrice del progetto scientifico Emnipre, ha correlato infatti il consumo e l’uso del vino rosso ricco di resveratrolo ai pazienti tormentati e affetti dal dolore. Non un gioco quindi ma probabilmente una vera e propria terapia che aiuterà i malati a combattere e lenire il dolore.
Per cui, se Orazio scriveva: Che cosa non rivela l’ebbrezza? Essa mostra le cose più nascoste, proprio sulla scia del fatto che il vino allenta i freni inibitori e permette agli uomini di rivelare cose che da seri non confesserebbero mai, oggi sembra proprio che il vino possa essere utilizzato anche come una sorta di medicina alternativa, nettare per sedare il dolore. Teogonide diceva che il vino scopre il pensiero dell’uomo; Archiloco, in un frammento, invita i commensali a bere dalle coppe della vita, bevendo fino all’ultimo sorso di vino; Filocoro afferma che chi si abbandona al vino offre anche agli altri un’opportunità per conoscersi più in profondità e in libertà; i Romani torturavano gli amici con il vino per verificare la solidità della loro amicizia e da qui il proverbio di Plinio il Vecchio, ma anche la contraddizione della falsa simulazione data dal vino di Erasmo da Rotterdam.
Quindi sembra proprio che grazie a queste pregiate bottiglie del nuovo vino Sine dolore si possa cominciare a puntare l’attenzione sull’argomento della sofferenza inutile dei malati grazie all’isola Minorca, perla delle Baleari, denominata in proposito Isla sine dolore.