Secondo la ricerca australiana della James Cook University di Townsville, le immagini chock che sono state impresse sui pacchetti di sigarette, per sensibilizzare i fumatori sui rischi che il fumo comporta, indica una percentuale maggiore di efficienza sui più giovani o fumatori alle prime armi.
Lo studio, coordinato da Aaron Drovandi, ha analizzato i precedenti lavori di ricerca che hanno coinvolto circa 16 mila ragazzi in una fascia di età compresa fra gli 11 e i 19 anni, portando alla conclusione che, tali immagini, volte a fungere da avvertimento sui rischi portati dal fumo, li hanno maggiormente scoraggiati, rispetto ai fumatori che fanno parte di una fascia di età decisamente più alta.
Secondo Drovandi, tale esito dipende dal fatto che, rispetto a chi fuma da tempo, i più giovani sono stati meno esposti agli avvertimenti e spiega: ” La desensibilizzazione è il problema maggiore. Quando la stessa immagine o lo stesso avvertimento sono usati molte volte, e questo riguarda in particolare le persone più anziane, smette di fare effetto. Occorrerebbe dunque cambiare e aggiornare frequentemente questi tipi di messaggi. “
Drovandi ritiene incoraggiante il fatto che molti tra i più giovani, siano dissuasi dal fumare, proprio grazie alle forti immagini che vengono impresse sui pacchetti di sigarette, poiché loro rappresentano il futuro nella lotta per ridurre i danni causati dal fumo.
Drovandi continua: ” Molti fumatori adulti hanno cominciato a fumare in adolescenza, quindi impedire che comincino a fumare in quella fase veramente critica è molto importante da un punto di vista della salute pubblica. “
Inoltre, dalla ricerca è emerso che le immagini, con riferimento dei danni del fumo, di polmoni e bocche cancerose hanno un particolare e maggiore effetto sui giovani, diversamente dalle immagini che rappresentano danni come l’impotenza e l’invecchiamento della pelle.
Drovandi conclude dicendo: ” Dobbiamo dedicare particolare attenzione a quali tipi di avvertimenti si dimostrano più efficaci. “
Gia dal 2012, l’Australia è la prima tra le nazioni al mondo a imporre che le sigarette e i sigari siano venduti in pacchetti con immagini dissuasive, senza marca e con un particolare colore olivastro, colore che, secondo una ricerca apposita, è ritenuto molto meno attraente.