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Sesso col padrino: genitori-orchi in manette

Sesso con il padrino a una minorenne: genitori-orchi in manette. Una storia orribile di degrado e pedofilia terminata con l’intervento dei carabinieri.
I militari dell’arma hanno arrestato tre persone indagate di numerosi reati. Un elenco davvero lungo: concorso in riduzione in schiavitù, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale, sequestro di persona, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi clandestine, ricettazione e minaccia a pubblico ufficiale.

L’indagine partita a novembre scorso, consente di accertare un gravissimo quadro indiziario nei confronti dei coniugi M.S. e M. E., rispettivamente di 49 e 41 anni e di S.S.L.,43enne.

Ritenuti responsabili di “spregevoli condotte” nei confronti di una delle figlie minori dei citati genitori, appena quattordicenne al momento dell’inizio dei fatti contestati. Verosimilmente dall’ottobre 2020.

Dalle indagini emerge come il padre e la madre della vittima avrebbero esercitato nei confronti della figlia poteri corrispondenti al ‘diritto di proprietà’.
Inducendola con violenza e minaccia ad intrattenere una relazione anche sessuale con S.S.L., suo padrino di cresima, al fine di ottenere da quest’ultimo cibo e denaro.
Il tutto in ragione della situazione di grave indigenza economica e dimostrando un’assoluta incapacità genitoriale.

La giovanissima ragazza, utilizzata quale vera e propria ‘merce di scambio’, sarebbe stata pertanto ripetutamente indotta ad accompagnarsi al ‘compare’.
Con quest’ultimo aveva instaurato una relazione di convivenza. Intrattenendosi nella sua abitazione anche nelle ore notturne e provvedendo anche alla preparazione dei pasti e alle faccende domestiche.

In talune circostanze sarebbe altresì emerso che i genitori, oltre a intervenire sulla giovane affinché si riappacificasse con il convivente in caso di litigi con lo stesso, avrebbero altresì rimproverato e percosso la figlia, esortandola a ‘comportarsi bene’ a seguito delle manchevolezze comportamentali riferite dal predetto.

Il ‘padrino’ della minore, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di armi nonché all’epoca dei fatti affidato in prova ai servizi sociali per altra condanna, si sarebbe in un’occasione imposto fisicamente sulla quindicenne costringendola a consumare un rapporto sessuale non consensuale, mentre in un’altra l’avrebbe costretta a rimanere chiusa in casa, percuotendola, soltanto per essersi ribellata.

Sul padre della ragazza gravano altre orribili vicende. In primis è gravato da numerosi precedenti penali. L’uomo ha minacciato anche un’assistente sociale che chiedeva informazioni sui problemi di dispersione scolastica di un’altra figlia di dieci anni, anche lei oggetto di attenzioni sessuali da parte del solito padrino.

A dicembre cede marijuana ad un minore in comunità e detiene armi clandestinamente. In particolare  un fucile doppietta a canne mozze e una pistola revolver mod. 375 magnum, rinvenuti e sequestrati durante l’indagine. Custoditi da una coppia compiacente, nella circostanza tratta in arresto.

I due uomini sono rinchiusi nel carcere di Catania mentre la donna è stata tradotta nell”Istituto a custodia attenuata per madri’ di Avellino.