Dopo tre partite senza vittoria, il Milan trova nuovamente i 3 punti e con essi un po’ di tranquillità. Il successo per 2-0 contro il Chievo restituisce un po’ di serenità a Pippo Inzaghi, finito sulla graticola dopo la sconfitta con la Juve e i pareggi con Empoli e Cesena. Ma la strada è ancora lunga e i rossoneri presentano ancora degli importanti limiti tecnici e caratteriali.

Contro il Chievo, Inzaghi ritorna al suo 4-3-3 con Torres centravanti e Honda e Menez ai suoi lati. L’escluso è ancora una volta El Shaarawy, visto che anche Bonaventura trova spazio nella formazione titolare, nei tre di centrocampo. I veronesi rispondo con un modulo a specchio, affiancando a Maxi Lopez e Paloschi l’ex rossonero Birsa. Dopo un primo tempo di sofferenza, il Milan sblocca la partita a inizio ripresa grazie alla rete di Muntari, che trova il vantaggio con un gran sinistro al volo. Il Chievo non si abbatte e prova a pareggiare, sprecando un paio di ottimi contropiede. Ci pensa allora il giapponese Honda a chiudere la partita con un pregevole calcio di punizione dal limite. Quarto gol in campionato per il numero 10 rossonero e partita in archivio.
Nell’altro anticipo del sabato, il Verona di Mandorlini infligge l’ennesimo stop al Cagliari di Zeman, che non riesce a dare continuità alla favolosa vittoria di San Siro di sette giorni fa. 1-0 il risultato finale per gli scaligeri, che trovano la rete della vittoria proprio allo scadere del match. A realizzarla è il greco Tachtsidis, pupillo di Zeman che il boemo volle fortemente alla Roma, preferendolo addirittura a De Rossi. Il successo del Verona, nonostante sia arrivato sul gong, è però meritato. Le due traverse colpite da Jankovic e Toni testimoniano la maggiore volontà di portare a casa i 3 punti della squadra di Mandorlini.