“Sulla salute dei bambini non si scherza, non si rinvia, non si tace”, così scrive una mamma sul social network più popolare al mondo. Il messaggio era indirizzato alla scuola Duca D’Aosta di Torino, la cui mensa si trova in uno stato igienico-sanitario terribile.
La madre della piccina ha infatti dichiarato che il refettorio dell’asilo presenta una situazione disastrosa: vermi, capelli e piselli crudi sono solo alcuni dei sudici elementi che infesterebbero le cucine in cui sono preparati i pasti consumati dai bambini giornalmente.
A seguito di diverse polemiche, la direzione aveva già demandato al comune di Torino un sopralluogo, dal quale non sono comunque emersi problemi igienico-sanitari, ma solo questioni di natura organizzativa.
La donna però ha insistito nel segnalare la scarsa pulizia della mensa scolastica, ritenendola causa primaria dei problemi intestinali dei piccoli frequentanti l’istituto.
Si è quindi giunti di comune accordo alla decisione di eseguire un ulteriore controllo ispettivo, nel corso del quale sarà presente anche l’Assessore comunale all’Istruzione e il Presidente della circoscrizione 4, zona del capoluogo in cui la scuola è sita.
Gli ultimi dati del Miur riguardanti le mense scolastiche italiane mostrano un quadro sconfortante: spesso le stesse aule in cui si tengono le lezioni sono adibite a mensa (quando tale servizio è disponibile, essendo considerato, a tutti gli effetti, non necessario all’interno di un ente della pubblica istruzione).
Ancora, una mensa su tre è irregolare, arrivando a un totale di 81 mense irregolari sulle 224 presenti nel Paese. Inoltre, per sette mense, dato che non soddisfacevano i più elementari requisiti igienici, è stata disposta la sospensione.
E oggi arriva l’ennesima conferma delle pietose condizioni in cui sono costretti a cibarsi i bambini italiani: Elisabetta Malagoli ha espresso, difatti, tramite un post sul suo profilo Facebook, tutto il suo disprezzo per l’inefficienza e l’inadeguatezza di una struttura che dovrebbe garantire la massima sicurezza a sua figlia e ai suoi compagni di scuola.