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Scuola: l’impatto della pandemia, parla il report del MI

Come precisato dalla ministra Azzolina, la scuola prosegue le sue attività valutando oggettivamente l’operato di ciascun alunno; tuttavia è innegabile che la pandemia abbia avuto un impatto sull’istruzione italiana.

A beneficiarne sono soprattutto gli studenti delle superiori. Il ministero dell’istruzione ha deciso di tenere conto della situazione generata dalla pandemia, in quanto in molti casi la didattica a distanza si è rivelata uno strumento inefficace. Per questo motivo è stato deciso di rivedere il recupero delle insufficienze.

Il report sui risultati degli scrutini del 2018/2019 evidenzia l’unicità della situazione, da questo documento emerge che nell’anno di riferimento i consigli di classe hanno rimandato il 27% degli studenti delle scuole superiori. Nello specifico circa il 7% è stato bocciato, il 20% ha dovuto recuperare il debito formativo; il 93,3% dei rimandati è riuscito a superare l’anno e i bocciati effettivi sono l’8,3%. Ma mentre questi studenti hanno trascorso un’estate segnata da momenti di ripasso e approfondimento, quest’anno la situazione potrebbe essere ben diversa, lasciando agli alunni uno spazio maggiore.

Inoltre è molto probabile che risulti più elevato il numero dei promossi, questi formavano il 91,7% nel 2018/2019.

Attenendoci al documento fornito dal ministero dell’Istruzione, la situazione appare chiara; durante il biennio delle superiori avviene una cernita significativa, il numero di studenti che accedono alla classe successiva è dell’88,2%. Il numero di promossi aumenta per le seconde e le terze, le quali hanno registrato il 92% di ammessi, durante il quarto anno il dato aumenta ed arriva al 94,6. Questo aumento del numero di promossi si distribuisce in modo omogeneo per tutti gli indirizzi di studio.

I dati relativi agli indirizzi di studio della scuola italiana

Analizzando nel dettaglio i diversi indirizzi proposti dalla scuola italiana, emerge che i licei registrano il numero più alto di ammessi alla classe successiva, con il 94,8%. Gli istituti tecnici registrano un risultato meno eclatante, con l’88,5% di promossi. Infine i professionali si aggiudicano la performance peggiore, con 88,1% di studenti ammessi alla classe successiva.

Il report del ministero dell’Istruzione evidenzia che la disciplina più ostica per gli studenti italiani è la matematica, che copre il 15,5% delle insufficienze nella scuola. Inoltre pare che le studentesse riportino risultati migliori in Matematica e Italiano, rispetto ai loro colleghi.

Una situazione senza precedenti, che ha delle ricadute inevitabili sul mondo della scuola.