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Scuola: approvato in via definitiva il decreto legge n.22

Questa mattina la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto legge 8 aprile 2020, n. 22.

La conversione in legge arrivata con 245 voti a favore e 122 contrari dopo una giornata, quella di ieri, di scontri in parlamento e una notte di lavoro intenso.

Ma quali sono le novità di questo decreto legge? Quali gli argomenti trattati?

Il decreto legge approvato questa mattina disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.
Per quanto riguarda gli esami finali del I e del secondo ciclo di istruzione questi i provvedimenti previsti:

  • i ragazzi della scuola secondaria di primo grado saranno valutati dal Consiglio di classe che terrà conto sia dell’intero percorso scolastico sia di un elaborato che gli studenti avranno consegnato e discuteranno on-line con i docenti.
  • Gli alunni della scuola secondaria di secondo grado affronteranno invece gli esami finali in presenza, ma diversamente dagli altri anni l’ esame di Maturità non vedrà gli alunni impegnati in tre prove scritte seguite dal colloquio orale, ma avrà solo questa ultima parte.

Ancora da chiarire tuttavia come le varie scuole si stiano organizzando per far si che questi colloqui si svolgano in totale sicurezza e in adempienza delle direttive ministeriali. Resta poi il nodo dei presidenti di commissione, questione che verrà alla luce nella sua completezza solo il 15 giugno, data in cui cominceranno le riunioni plenarie delle varie commissioni d’esame. Sarà possibile, infatti, dichiarare di non poter prendere incarico come presidente, in quanto soggetto a rischio sanitario, ai presidi valutare quanto la persona scelta rientri realmente in una posizione di fragilità e quanto no.

Novità, anche, nella scuola primaria.

Abolito il voto in decimi si torna al giudizio descrittivo.

Maggiore attenzione, poi, agli alunni con disabilità. In base a specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie e su valutazione del consiglio di classe e del Gruppo di lavoro per l’inclusione, sarà possibile reiscrivere l’alunno allo stesso anno di corso che lo stesso frequentava nell’ a. s. 2019/2020. In questo modo sarà possibile recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi stabiliti nel Piano educativo individualizzato.

Cambiamenti anche per i Privatisti, che dovranno sostenere gli esami nella sessione straordinaria di Settembre.

E’ prevista per loro la possibilità di partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, o alla formazione superiore post diploma, in attesa del conseguimento del diploma. Potranno, inoltre, partecipare con riserva alle procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.

Il decreto era, però, atteso anche dai tanti precari della scuola, in esso sono, infatti, definite le modalità con cui si terrà il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado e le procedure di aggiornamento delle graduatorie per supplenti.
Ecco le novità:
I docenti in possesso dei requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.
Le graduatorie per i supplenti, non saranno più d’istituto ma provinciali, l’aggiornamento avverrà on line.
Provincializzare le graduatorie equivale ad un’ alleggerimento del lavoro per le segreterie delle istituzioni scolastiche, sarà infatti pertinenza dell’Ufficio Territoriale del Ministero l’assegnazione delle supplenze, che conseguentemente saranno assegnate più velocemente.
Saranno, poi, avviati dei Tavoli per discutere dei percorsi abilitativi.

Ultimo, ma non per importanza, il provvedimento sull’edilizia scolastica. I sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali fino al 31 dicembre 2020. In questo modo, si tenta, di velocizzare l’iter burocratico per gli interventi da affrontare in previsione del prossimo anno scolastico.