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Scuola a settembre:controllori anticovid a tutti gli ingressi

Scuola a settembre: tra le tante novità, ci saranno anche dei controllori anticovid, disposti in  tutti gli ingressi e le uscite degli istituti scolastici.

Orari diversi, entrate a scaglioni e obbligo a evitare gli assembramenti. Inoltre secondo quanto emerso nelle ultime ore, verranno inseriti anche dei controllori anticovid in modo da regolarizzare entrate e uscite.

Insomma ci avviciniamo ad uno stravolgimento dell’ ordinamento scolastico. I presidi dei vari istituti scolastici sparsi sul territorio nazionale hanno anche avanzato la richiesta al Ministero dell’Istruzione, di imporre anche qualche multa per chi contravvenisse a tali regole, ritenute necessarie per contenere eventuali contagi.

Le novità riguarderanno anche banchi appositi, e un incremento del numero dei collaboratori scolastici che dovrebbero garantire l’igiene e il rispetto delle regole. Proprio i collaboratori scolastici sembrano essere determinanti per la riapertura della scuola a settembre: ne servono di più considerato che sarà necessario dividere il lavoro in diverse fasi e mansioni, soprattutto in vista del fatto che verranno effettuate delle turnazioni che vanno dalla mattina al pomeriggio.

L’uso delle mascherine sarà reso necessario e probabilmente i banchi saranno monoposto, secondo quanto si apprende poi anche dai sindacati scolastici, saranno previste ore di quaranta minuti e lezioni anche il sabato. Le scelte ed eventuali decisioni spettano ora a ciascun istituto che organizzerà in base al proprio contesto, l’ambiente scolastico, rispettando tutte le linee guida indette dal MIUR, per garantire un rientro a scuola a settembre, sereno e in piena sicurezza.  All’interno di ogni aula dovrà essere rispettato uno spazio di due metri incluso il banco, e la distanza tra la cattedra e i banchi degli studenti dovrà essere di almeno due metri.

Altre novità riguardano i test sierologici per i docenti e per tutto il personale scolastico, in più le scuole potranno avvalersi di strumenti per la misurazione della temperatura sia per gli studenti che per i docenti, impedendo l’entrata a coloro che supereranno una temperatura corporea  37,5°.