Da sempre è considerato, perché lo è, il continente più assetato del pianeta, dove all’incirca 300 milioni di abitanti soffrono pene incommensurabili per non riuscire ad avere dell’acqua potabile e con un territorio irrigato che ricopre solo il 5% della superficie.
Avrete capito che si parla dell’Africa, terra meravigliosa ma così tanto discussa per la povertà e la continua siccità che rende fiumi e laghi non sufficienti a coprire il costante fabbisogno di acqua della popolazione. Si stima, purtroppo, che in futuro la situazione potrà ulteriormente peggiorare.
Ci sono speranze diverse? Ci auguriamo di sì in seguito agli ultimi dati riportati da una ricerca del British Geological Survey e dell’University College London, secondo i quali sotto questo stesso continente giacciono oltre mezzo milione di chilometri quadrati di acqua potabile. Beffa del destino o cosa?

Secondo gli esperti è un bacino di ben 75 metri di spessore che non viene alimentato dalle piogge ma il suo arricchimento di acqua risale a ben 5 mila anni fa, quando l’Africa godeva di un clima enormemente più umido.
Risolto dunque il problema siccità di questo immenso continente? Purtroppo no: a quanto pare, è quasi impossibile arrivarci dato che effettuando trivellazioni si giungerebbe, sì, alla riserva, ma al tempo stesso, date le scarse precipitazioni, finirebbe con l’essiccarsi in brevissimo tempo.
Si spera, allora, che gli studi continuino con lo scopo di comprendere bene le caratteristiche strutturali e i ritmi di rinnovo delle falde per riuscire a creare dei piccoli pozzi estrattivi, collocati adeguatamente sul territorio e controllati con una corretta ed intelligente gestione delle falde stesse, evitando così il depauperamento di una ricchezza naturale così preziosa.