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venerdì, 1 Dicembre 2023

Scoperta una metropoli galattica

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Nasce in diretta una metropoli galattica, che si presenta come un ammasso di galassie, battezzato con il nome di ragnatela, dalle straordinarie misure e dalla lontanissima ubicazione. Nello specifico, si è visto che esso si sta assemblando in una zona dell’universo definito primordiale e risalente a circa dieci miliardi di anni fa.

A condurre lo studio è lo scienziato Helmut Dannerbauer, dell’Università di Vienna: addentrandoci nella definizione di ammasso di galassie, è opportuno, sin da subito, sottolineare che esso, sostanzialmente, è il più grande oggetto presente nell’universo e di sicuro non esiste al singolare, tanto che si parla di ammassi. Sono agglomerati di centinaia di galassie, le quali inglobano miliardi di stelle. Si può parlare di metropoli stellari, il cui sviluppo non è ancora molto chiaro  all’astronomia, ma che, senza ombra di dubbio, consentono potenzialmente di conoscere l’origine dello stesso universo, attestata la loro antichità.

L’osservazione di questa suggestiva ragnatela, classificata con la sigla MRC 1138-262 dall’Osservatorio Europeo Meridionale, è avvenuta grazie ai telescopi situati nel sud del Cile, grazie ai quali i ricercatori sono riusciti a comprendere alcune caratteristiche di tali megalopoli stellari. Essi hanno innanzitutto capito che, andando oltre la fitta nube di gas che avvolge l’ammasso, il relativo sviluppo non è per niente omogeneo, come ritenuto finora, ma si realizza in maniera asimmetrica. Balza agli occhi la constatazione che la zona con la maggior formazione di stelle non è affatto ubicata al centro dell’ammasso, bensì in una sua regione periferica.

Questa importante ricerca potrebbe aprire scenari nuovi ed entusiasmanti per la comprensione piena dell’origine e dello sviluppo di tali realtà astronomiche, che possono essere considerate la chiave di lettura dei misteri più celati dell’universo

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