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Scelta vegana: rispettare il “cibo alternativo”

La scelta vegana appare sempre più in voga, e molte persone scelgono di non mangiare né carne, né latticini e derivati animali.

Come per ogni scelta di pubblico dominio, non mancano le critiche da parte di chi non condivide e trova ogni pretesto per attaccare.

Sicuramente non mangiare alimenti di derivazione animale, si configura come una consapevolezza etica. Per molte persone non mangiare carne o derivati è una filosofia di vita, allo stesso modo di quanti invece ne mangiano.

Mangiare è una gioia, e ognuno decide in base a diversi aspetti, gusti, abitudini, come e quali alimenti consumare quotidianamente. 

È pur vero che la scelta alimentare spesso diventa una moda, e da qui nascono le varie polemiche, che di solito impazzano sul web.

Scelta vegana: ognuno decide cosa mangiare

In quest’ambito gioca un ruolo fondamentale l’informazione; è sempre più diffusa la percezione che se per la generazione degli adulti acquisire consapevolezza animalista e diventare vegani erano due dinamiche distinte, mentre per un giovane oggi sono due facce della stessa medaglia.

Distinguere una scelta da una moda non è facile; specie per i più giovani che tendono a comportarsi emulando i propri beniamini o idoli.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo alla propria salute. Mangiare vegetale fa bene, ma secondo alcuni esperti, molte vivande considerate – veg come ad esempio un piatto di pasta al sugo, sono incomplete. Alle diete vegana e vegetariana è riconosciuta la capacità di prevenire la sindrome metabolica e l’ipertensione, ma anche il diabete di tipo 2.

Essere vegani richiama intrinsecamente tre fattori:

  • etico;
  • ecologico;
  • salutare.

Indipendentemente dalla scelta alimentare, estremamente soggettiva, il fattore più cruciale è quello di natura ambientale; il cibo che ognuno consuma è uno degli elementi quantitativamente maggiori nella valutazione dell’impatto ambientale e spreco di risorse. Andando oltre, un altro aspetto fortemente negativo dell’allevamento, anche questo poco noto, è la sua incidenza sull’effetto serra.

Le emissioni complessive di gas serra causate dal settore zootecnico sono pari al 18% del totale dovuto alle attività umane; una percentuale simile a quella delle industrie e nettamente superiore rispetto a quella del sistema dei trasporti.

Dunque, scegliere cosa mangiare, che sia vegano, vegetariano, o nulla di ciò, è fondamentale anche per preservare l’ambiente nel quale viviamo, già fortemente denaturato.

Una cosa è certa, la scelta vegana rappresenta uno dei regimi alimentari più al centro dell’attenzione degli ultimi decenni. I benefici della dieta vegana ormai sono noti in campo medico e scientifico, ma in ogni caso non si tratta di una “guerra” tra quanti lo sono e chi invece non lo è.

Chi non segue una dieta vegana, non è da criticare o da additare, così come chi invece è vegetariano o vegano, semplicemente bisogna rispettare tutte le scelte senza recriminare, pensando all’ambiente, sempre più in difficoltà.