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Regione Campania, scatta il blitz alla Scabec: “Verifiche sulle assunzioni”

Nelle scorse ore è scattato il blitz della Guardia Di Finanza presso la sede della Scabec, la società regionale che si occupa della gestione del patrimonio culturale campano. La prima tappa di una lunga inchiesta accordata dalla Procura di Napoli, a lavoro con il pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione. L’obiettivo è fare luce sulla gestione delle politiche regionali in materia di cultura.

Gli agenti hanno richiesto tutti i contratti d’assunzione, gli ordini di servizio, e il resoconto delle attività, relativi ad un preciso arco temporale, compreso tra il 2010 e il 2016, in cui la stessa Scabec era al centro di un processo riorganizzativo voluto dai vertici della Regione Campania.

Non sembrerebbe però un’indagine legata solo al passato della società. Sotto i riflettori potrebbe finire anche il recente licenziamento di 12 dipendenti e il più generale “depauperamento del patrimonio” aziendale frutto di scellerate scelte aziendali. Assunta Taglione, attuale presidente della Scabec, si è detta disposta a fornire tutti gli elementi necessari alle indagini avviate dalla Procura.

Ma cos’è la Scabec?

La Scabec, acronimo di Società Campana Beni Culturali, è un’azienda che si occupa della gestione del patrimonio culturale regionale. Nata da oltre 20 anni, nel 2010 era partecipata dalla Regione al 33% mentre le restanti quote erano ripartite in eguale misura tra Mondadori e lega cooperative. Oggi la Scabec è una società in house della regione. Il Consiglio d’Amministrazione è formato da soli tre elementi, la presidente Assunta Taglione, Aniello Salzano e Rosalia Santoto, tutti molto vicini a Vincenzo De Luca.

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