La nuova generazione di satelliti europei prevede l’installazione di due “occhi” italiani: raggiunto ieri l’accordo, presso la sede dell’Agenzia spaziale italiana, con le due aziende Selex Es e Cgs. Stiamo parlando di circa 200 milioni di euro nell’ambito del progetto che prevede la realizzazione di due dei nuovi strumenti del MetOp; nella fattispecie la stipula di tale contratto è stata effettuata da Airbus Defence and Space, deputato alla creazione di satelliti, e le due aziende di cui sopra.
La produzione di queste due nuove apparecchiature, insieme ad altre otto, è stata pianificata dal programma dell’ Agenzia Spaziale Europa e Eumetsat, che nel caso di specie ha lo scopo di rendere le previsioni metereologiche ancora più efficienti, rendendo la strumentazione in grado di prevenire eventi catastrofici di una certa entità, i quali comportano un costo esoso per le nazioni interessate da cataclismi di siffatta natura
Un contributo senza dubbio fondamentale sarà dato dalle due aziende italiane, la Selex Es e la Cgs, che produrranno due strumenti in particolare dalle diverse peculiarità: la prima si occuperà della realizzazione di 3MI (Multi-viewing, Multi-channel, Multi-polarization Imager), la seconda baderà alla produzione di MWI (MicroWave-Imaging). Siamo di fronte ad una sorta di caleidoscopio deputato a fornire immagini dell’atmosfera da diverse angolazioni e con l’ausilio di filtri diversi, mentre invece il secondo si occuperà della misurazione delle precipitazioni e di tutte le formazioni nuvolose.