La Serie A è cominciata da troppo poco per mettere già sotto processo Maurizio Sarri. 270′ di campionato con sole tre partite giocate hanno però mostrato una verità assoluta: il Napoli non va. Il tecnico, che ha disertato la conferenza stampa per problemi di orario con il treno, intevistato dalle varie tv ha dichiarato: ” Per venti minuti abbiamo giocato molto male, ma io mi prendo la seconda parte della partita, quella in cui abbiamo fatto meglio. E passi in avanti ne ho visti. Ai risultati, per adesso, non guardo: quelli arriveranno attraverso il gioco. Per il momento era necessario dare segnali attraverso i miglioramenti che si sono visti. Abbiamo tentato di vincere sino alla fine”. Il calendario però non aspetta, già giovedi ci sarà l’esordio in Europa League con l’ostico Bruges, mentre domenica in posticipo al San Paolo arriverà la Lazio di Pioli. Ulteriori passi falsi non sono consentiti, i tifosi già in subbuglio per una campagna acquisti non all’altezza chiedono di invertire subito la rotta per non compromettere una stagione nata male.

PREGI E DIFETTI – Nel 2-2 con l’Empoli è migliorata la tenuta atletica, con la Sampdoria si era vista una squadra che dopo un’ora era crollata, mentre al Castellani gli azzurri hanno tenuto sino alla fine. Parlare della difesa del Napoli è come sparare sulla croce rossa, anche se anche le scelte tecniche di Sarri non aiutano Albiol e Chiriches. Lo spagnolo e il rumeno non hanno nella velocità il loro punto di forza e quindi schierare una retroguardia con una linea così alta è un azzardo. La prima rete di Saponara nasce da una situazione del genere in cui un taglio veloce e un piazzamento sbagliato di Maggio, che ha fatto saltare la tattica del fuorigioco, hanno messo in difficoltà l’ex Real Madrid. Stavolta anche il centrocampo è stato insufficiente. Allan sta migliorando ma è ancora il lontano parente di quello visto a Udine, Valdifiori è in sofferenza fisica e infatti dopo 55′ è stato sostituito per crampi. Hamsik, forse complice le due partite giocate con la nazionale slovacca, non ha inciso. Tra i migliori in campo Lorenzo Insigne, il suo gol è da incorniciare. Nella ripresa con gli ingressi di Mertens e Callejon si è passati al 4-3-3 e da quel momento i partenopei hanno preso il controllo del match non riuscendo comunque a trovare particolari occasioni da rete.