Sono finalmente arrivati ad un accordo con la Regione Campania i sindacati che tutelano i sanitari riguardo il premio previsto per tutti coloro che hanno combattuto in prima linea la lotta contro il Coronavirus.
La delusione delle scorse settimane
Pochi giorni fa si era chiuso senza un accordo il tavolo tecnico organizzato nella sede della regione, a Santa Lucia, per discutere del bonus. Parole amare quelle del segretario generale della Cisl Campania Doriana Buonavita e di Lino Pietropaolo, segretario Cisl medici: “Il rischio era ed è elevato per tutti i professionisti. Ogni giorno sono entrati negli ospedali consapevoli della pericolosità del virus che si è insediato anche nei reparti che si pensava fossero al sicuro. Noi non vogliamo essere complici di un elemosina. La maggior parte del personale è stata esclusa dal ricevere una premialità dignitosa.”
La svolta: premi per i sanitari
Nelle ultime ore finalmente una svolta. Giovanni Sgambati, segretario di UIL Campania e Vincenzo Martone, segretario di UIL Fpl Campania hanno subito rivelato con entusiasmo la notizia dell’accordo riuscito: “È un risultato importante quello raggiunto perché sono state accolte ampiamente le nostre sollecitazioni dando merito al lavoro straordinario svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori della sanità campana.“
Nell’ultimo tavolo tecnico si è deciso che i sanitari saranno premiati seguendo uno schema che divide i lavoratori in 4 fasce.
L’entusiasmo dei sindacati
Sgambati e Martone tengono a precisare una cosa: “E’ necessario però un monitoraggio presso le singole direzioni aziendali affinchè nessuno venga escluso da questa misura. Con questa intesa abbiamo avuto nuovamente la testimonianza che il sindacato confederale e di categoria anche in un momento di enormi difficoltà come quello che stiamo attraversando ha saputo condividere, sollecitare ed insistere per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato in nome del lavoro, dell’impegno e dell’abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità.”
Il Covid-19 purtroppo non è sparito. Non possiamo dimenticare il lavoro svolto da medici ed infermieri durante il periodo più cupo, quello del lockdown. E non possiamo dimenticare neanche il lavoro che stanno svolgendo ancora adesso.