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Salute e benessere: vaccino antinfluenzale, dubbi e certezze

Vaccino; tra dubbi e certezze. Risultano essere ancora migliaia gli italiani a non essersi vaccinati quest’autunno conto l’influenza stagionale, infatti i dati della prima analisi sanitaria sui numeri dei vaccinati hanno un esito basso nonostante un’emergenza Covid notevole. Pertanto si invita spesso da parte dei medici di base generici di famiglia a sollecitare il proprio paziente a vaccinarsi affinché non abbia paure e problemi nel corso dell’inverno.

Secondo quando riportato dalle più recenti scoperte in campo scientifico, il vaccino antinfluenzale rappresenterebbe infatti un’arma protettiva in più contro l’infezione da Coronavirus. Uno studio pubblicato lo scorso mese di maggio sulla rivista scientifica The Lancet, in particolare, ha messo in evidenza l’azione positiva del vaccino antinfluenzale nella difesa da SARS-CoV-2.

I ricercatori ne hanno dedotto che livelli elevati di proteine ACE2 nelle vie aeree, provocati da alcuni ceppi di influenza, possono rendere più semplice l’accesso al virus e lo sviluppo dell’infezione da Covid-19. Nell’articolo pubblicato su Lancet si evidenzia che questi risultati forniscono importanti spunti sulla trasmissibilità e sulla patogenesi dell’infezione da SARS-CoV-2 e sulle differenze con altri patogeni respiratori. Lo studio compiuto, inoltre, è un primo passo verso un ulteriore approfondimento del ruolo e dell’espressione della proteina ACE2 durante l’infezione influenzale e delle sue implicazioni riguardo allo sviluppo e alla gravità dell’infezione da SARS-CoV-2.

nel caso di alcune categorie specifiche la vaccinazione è offerta in maniera gratuita. Tuttavia, chiunque può decidere di effettuare la profilassi influenzale acquistando il vaccino in farmacia e facendoselo somministrare da un medico. In previsione del fatto che le richieste potrebbero essere in aumento a causa della situazione pandemica, il Ministero della Salute rende disponibile una quantità maggiore di dosi di vaccino per la stagione 2020-21. In più, la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente anche nella fascia d’età 60-64 anni.

È partita già da un mese e mezzo circa, precisamente fine settembre ed è statacompletata ad ottobre la prima distribuzione del vaccino antinfluenzale per le categorie a rischio dai distretti sanitari ai medici di base di Napoli e della provincia. Al momento non è facile stimare con precisione la platea di coloro che ne hanno diritto a titolo gratuito, ma il numero potrebbe aggirarsi intorno alle 500mila dosi, se si considerano anche il personale sanitario e scolastico, le forze dell’ordine e coloro che sono a contatto con animali.

“La Campania è stata una delle prime regioni ad avviare il processo di distribuzione – dice il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Silvestro Scotti – io personalmente ho ritirato le dosi il 28 settembre. La preoccupazione è sempre legata ai tempi per concludere la distribuzione, ma per il momento arrivano segnali positivi, anche considerando che lo scorso anno si è partiti all’inizio di novembre”.

Un’altra criticità potrebbe nascere dal contingentamento degli accessi agli studi medici per evitare assembramenti. Scotti suggerisce agli iscritti di diventare parte attiva di questo processo, “non aspettando che sia il cittadino a recarsi dal medico, ma gestendolo in senso inverso, attraverso prenotazioni e ingressi selezionati. In questo modo – ragiona – si può procedere per categorie di rischio, partendo dalle fasce più fragili”.

Se dovesse essere necessario, inoltre, si sta valutando a partire da adesso, ossia novembre,  la possibilità di “momenti eccezionali di vaccinazione, da svolgere all’interno di veicoli attrezzati e posizionati in posti strategici delle città, come è accaduto per i test sierologici”. Oltre ai medici, la campagna vaccinale coinvolge anche la farmacie. Per sopperire ad una mole di lavoro notevolmente superiore.

Ora, a novembre si stima una percentuale medio alta però, di pazienti anziani e adulti che hanno scelto di vaccinarsi proprio in via precauzionale, poiché è forma di prevenzione per non andare in panico rischiando di pensare ad un potenziale malessere da Covid19,  per questo la vaccinazione è sempre  consigliabile a prescindere,  in questo momento maggiormente opportuna. Per dicembre si prospetta il picco di vaccinazioni,