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Salinger e Il giovane Holden, cent’anni di cultura

Jerome David Salinger, è tra gli scrittori più rappresentativi del secondo 900 americano, conosciuto al vasto pubblico soprattutto grazie alla sua opera cardine, Il giovane Holden.

Holden, rappresenta un vero e proprio romanzo di formazione che diede una forte  visibilità allo scrittore. Uno dei romanzi più celebri e più letti, anche in Italia, tra i più apprezzati.

Einaudi, l’editore italiano dei libri di J.D. Salinger, a quasi 70 anni dalla prima edizione americana del 1951 e a 60 da quella italiana, ha fatto ritradurre a Matteo Colombo ‘Il giovane Holden‘ nel 2014, per renderlo più leggibile per un giovane d’oggi. 

Oggi, a 100 anni dalla nascita dello scrittore, avvenuta a New York il 1 gennaio 1919, il celebre Salinger ancora rappresenta, anche grazie alla sua opera cardine, Il giovane Holden, una colonna portante della letteratura americana. 

La prima edizione italiana del libro uscì presso l’editore Einaudi nel 1961, mentre la prima edizione inedita risale al 1951. Il romanzo è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e l’arco di tempo trascorso è di cinque giorni. Tramite la decrizione dei luoghi ci viene illustrata la società americana del dopguerra. I luoghi più significativi sono l’istituto Pencey in Pennsylvania, l’albergo a New York, la stazione, Central Park, il museo, il locale di Ernie, la casa di Holden, lo zoo e l’ospedale. 

Il linguaggio usato è moderno, informale e molto giovanile, sarà per questo che ancora oggi, Il Giovane Holden è una delle opere più lette, non solo tra i banchi di scuola. 

Dopo cent’anni dalla morte di Salinger, il suo capolavoro é certamente uno degli enigmi più affascinanti della letteratura americana contemporanea. 

Dopo il grande successo de Il giovane Holden, Salinger pubblicó ancora qualche racconto fino al 1963 quando, dopo aver pubblicato Hapworth 16, 1924, per poi scegliere il silenzio. Non smise di scrivere, come lasció intendere in un’intervista del 1974, ma in un’intervista raccontó di  scrivere esclusivamente per se stesso e per proprio piacere; infatti, smise di pubblicare creando intorno alla sua persona un’aura di mistero.

A cent’anni dalla scomparsa dello scrittore, non lo si può non celebrare ricordando una delle sue opere maggiori. Salinger smise di scrivere, posó la sua penna, lkma l’aura della sua scrittura, nonostante gli anni trascorsi, continua ad essere viva, soprattutto nel mondo della cultura italiana.