Il nucleo operativo della Guardia di Finanza, in collaborazione con il corpo forestale dei Carabinieri di Salerno e della Dogana, ha sequestrato stamane 19 giugno, all’interno del porto commerciale di Salerno, in Campania un elevato numero di manufatti pregiati d’arte di antica e remota provenienza, quali Africa e Asia, avente particolare lavorazione ed ottima conservazione.
Gli oggetti, fabbricati in avorio, madreperla, ma anche in pelli pregiate di animali, come coccodrilli e varano erano stati portati nel nostro paese attraverso il mar Mediterraneo, tramite un container proveniente dall’Eritrea, in Africa.
I due cittadini africani alla guida del veicolo-container all’arrivo alla dogana italiana, di stazionamento presso il porto di Salerno, hanno dichiarato che il container deteneva unicamente oggetti personali, come indumenti e valigie.
Ma il sospetto ha toccato gli agenti, i quali non hanno esitato al dare il via alle perlustrazioni, da cui sono saltate fuori le opere d’arte trafugate, di cui la provenienza non è stata ancora attestata in modo definitivo, ed hanno arrestato a piede libero i due eritrei.
Tra gli oggetti che maggiormente ha destato clamore tra quelli rinvenuti dalle “Fiamme Gialle”, vi è certamente un’antica anfora di provenienza fenicio-punica, databile tra il IV-III secolo a.C., conservata in modo impeccabile .
Inoltre, come emerge dal comunicato stampa della Guardia di Finanza, l’operazione di recupero e di sequestro di beni effettuata oggi risulta essere il più grande del 2018, per la portata storica degli oggetti d’arte rinvenuti e per la mole degli stessi, avente certamente un vale storico ed economico inestimabile.