Terza giornata di ottavi.
Fuori la pulce Messi, fuori CR7, gli ottavi di finale, dopo l‘antipasto dei gironi eliminatori, si dimostrano all’altezza di una manifestazione di alto livello e mettono in tavola piatti succulenti come quello a base di Spagna cotta a puntino dai padroni di casa della Russia, che si stanno godendo una grigliata calcistica indimenticabile per un paese intero, in una serata mondiale da tramandare ai posteri; pazienza se ottenuta con un calcio “ultradifensivo” (poi dicono gli italiani) che comunque ha avuto il merito di saper battere i rigori. La tavola è imbandita e tutti i partecipanti rimasti possono cucinare le loro pietanze preferite, basta che avranno il potere di regalare vittorie. Questo chiederanno i tifosi rispettivamente a Brasile – Messico, Belgio – Giappone, con le prime due che si contenderanno gloria e prestigio, una con la presenza funambolica del suo profeta Neymar e quei solisti fantastici tipo Marcelo, Paulinho, Coutinho che hanno il potere di sostituire anche un orchestra intera, l’altra con i velocissimi attaccanti Chicharito Hernandez, Lozano, Vela che già hanno fatto gonfiare il petto di orgoglio ai loro connazionali nel battesimo mundial contro la Germania. L’altro ottavo si consumerà tra i temutussimi belgi Hazard, Mertens, Lukaku e company contro la squadra nipponica che è quella che forse suscita più curiosità, vista la facilità con la quale si sono sbarazzati all’esordio della Columbia e la naturalezza con la quale i suoi attaccanti creano palle gol. Le favorite, inutile dirlo, sono i verdeoro brasiliani e i diavoli rossi del Belgio, anche se nel calcio non sempre due più due fa quattro e le sorprese possono fioccare più numerose che in tempo di Pasqua perché l’organizzazione difensiva e l’accortezza tattica oltre che le ripartenze, sono i canovacci di queste partite nelle quali la manovra dei team più titolati è sempre meno decisiva e vincente. I passi indietro a danno del bel gioco per i puristi amanti dello spettacolo, saranno sicuramente ripagati dall’alta intensità emotiva di tutti gli incontri a cui stiamo assistendo alcuni dei quali sono stati eccezionali, vedi Francia–Argentina 4-3. In attesa che le partite del terzo giorno di questi ottavi ci rivelino altri protagonisti vale la pena di incoronare Cavani e Mbappè come gli eroi dell’ultim’ora a cui si devono giocate impressionanti, che se per l’uruguagio non sono una novità a questi livelli, per il suo giovane collega del PSG sono una scoperta e un monito per tutti gli avversari dei transalpini.