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Romania: quarantena obbligatoria per chi rientra dall’Italia

La Romania, ha annunciato, seppur in maniera non del tutto formale, la possibilità di mettere in quarantena tutti coloro che decidono di rientrare nel Paese, dall’Italia.

In realtà, si legge in una nota ufficiale, la quarantena è obbligatoria per coloro che provengono dalle due zone maggiormente colpite dal Covid-19, ossia Lombardia e Veneto. Siccome l’emergenza dilaga in Italia,  molti rumeni hanno deciso di tornare in Romania e purtroppo parecchi non seguono le raccomandazioni per l’isolamento.

La nota del Ministero della Salute Romeno

Tramite un post su Facebook, il Ministero della Salute romeno ha fatto sapere che “Tutti i casi sospetti saranno immediatamente segnalati ai dipartimenti di sanità pubblica”.

Il Ministero della Salute, ha sottolineato la decisione di predisporre un saldo rafforzamento dei controlli alle frontiere terrestri e marittime e negli aeroporti. Inoltre, il personale sanitario, attentamente selezionato per svolgere questa tipologia di attività, effettuerà tutti i controlli del caso.

Chiunque provenga dalla Lombardia o dal Veneto, regioni italiane, dove si registrano tantissimi casi e purtroppo troppi decessi, saranno sottoposti a quarantena obbligatoria, per due settimane. Per gli altri cittadini romeni, che abbiano soggiornato in altre regioni italiane negli ultimi quindici giorni, sembrerebbe esserci la possibilità di limitarsi a quello che può essere considerato un vero e proprio distanziamento sociale e non una vera e propria quarantena.

Gestione dell’emergenza Covid-19 in Romania

Nella nota diffusa dal Ministero della Salute, si legge: “Sarà ampliata la campagna di informazione della popolazione sull’infezione da coronavirus, sulle misure di prevenzione individuali e collettive da adottare e sarà redatto un bollettino quotidiano sull’evoluzione della situazione internazionale e sulle eventuali misure supplementari adottate dalle autorità rumene”. Dunque, una serie di norme volte ad evitare qualsiasi forma di contagio.

Ricordiamo che la Romania risulta attualmente tra i Paesi più colpiti dalla pandemia (insieme a Serbia e Croazia) i principali focolai a Suceva e Tăndărei, dichiarate entrambe zona rossa; da queste città è vietato entrare ed uscire. Lo stato d’emergenza nazionale è proclamato fino a metà maggio.

Il deficit del sistema sanitario nazionale Romeno

Oltre al problema della pandemia, che sembra dilagare in Romania, e la gestione di quanti stanno decidendo di rientrare dall’Italia, quindi la gestione dei flussi in entrata, un altro grave disagio del Paese, è dovuto dal deficit che caratterizza il sistema sanitario nazionale.

Infatti, il sistema sanitario pubblico del Paese ha un deficit di quasi 40mila operatori sanitari oggi, pari al 17,46% del fabbisogno di personale degli ospedali pubblici. Una problematica che va ad aggiungersi a quanti decidono di non sottoporsi al test, o alla quarantena, perché non obbligati, come specificato precedentemente.

A tutto ciò, si associa, così come in Italia e nel resto del Mondo, il problema dei cosiddetti asintomatici, che appunto, non presentando sintomi, ma potrebbero contagiare altre persone.