16.3 C
Napoli
sabato, 25 Marzo 2023

Roma-Juventus, crocevia di un campionato

Da non perdere

Alberto Russo
Collaboratore XXI Secolo. Laurea in Scienze Politiche e un sogno nel cassetto. Calciofilo romantico, ritiene che il giornalismo debba consistere nella capacità di andarsi a prendere le notizie direttamente nelle loro “case”, raccontando la realtà senza filtri né paure. Tra le sue passioni la giustizia, il cinema e la poesia, legge fin troppo perché crede sia il miglior modo per capire il mondo.

Roma-Juventus: da Torino alla capitale un solo tragitto fino a maggio, c’è un’altra puntata di una saga che sta nutrendo l’intera penisola calciofila, all’andata più veleni che gol (eppure se ne segnarono 5), un violino e qualche centimetro di contestazione. Oggi sono 9 i punti che possono essere letali; ai giallorossi il compito di rendere interessanti altri due mesi di stagione.

La Roma arriva con la vittoria di Rotterdam tra i disordini e i tafferugli che non hanno risparmiato nessuno. Dall’Olanda è tornata una squadra diversa, ha giurato Garcia, e non solo perché al De Kuip oltre agli accendini i giallorossi hanno raccolto anche la qualificazione agli ottavi ma perché vincere così in un momento di grave difficoltà (psicologica prima, poi tecnica) può solo far bene.

I bianconeri si sono riscoperti umani: la statistiche dicono che basta una squadra tirata a lucido senza una versione deluxe per dominare la A. Allegri non è Conte ma ha vinto uno scudetto prima che il pugliese cominciasse a terrorizzare gli spogliatoi di Vinovo, ora i meriti sono solo suoi. Tra martedì e questa sera solo note positive, scivolone di Chiellini a parte la vittoria col Dortmund ha posto un altro tassello nel percorso di crescita che la Vecchia Signora sta compiendo in campo europeo, non ci sarà Pirlo, difficile dire se è un bene o un male, allo Stadium nell’andata degli ottavi è stata autentica manna dal cielo visto l’esito finale, Pereyra è più adatto alle battaglie e la geometria per una sera sarà legittimamente accantonata.

Strootman e Iturbe da un lato, Asamoah e Barzagli dall’altro, si contano anche i lungodegenti, l’argentino all’andata segnava e convinceva prima di eclissarsi in una parabola di infortuni e 5 in pagella, gli infortunati bianconeri sono quasi cronici, in due hanno totalizzato un quarto d’ora e poco più da agosto ad oggi, probabile che risulteranno utili nell’ultimo scorcio di stagione.

La Roma deve vincere, deve farlo per ricucire lo strappo dal vertice e anche per allungare il passo quasi striminzito sul Napoli, gli azzurri dopo la sconfitta di Torino sono un problema rinviato (almeno per questa settimana) ma non significa che fanno meno paura, la Juventus può giocare per il pari, ma indubbiamente si proverà a rendere l’emorragia irreversibile. Se la Roma corre è un’arma che i bianconeri faticano a neutralizzare, Garcia non ha mai vinto in campionato con la Juventus, peccato valga solo tre punti.

image_pdfimage_print

Ultimi articoli