Migliaia di persone si sono riversate oggi in Piazza del Popolo a Roma per i diritti della comunità LGBT. Non solo associazioni, ma anche semplici manifestanti di ogni orientamento sessuale si sono riuniti per chiedere a Parlamento e Governo di “andare oltre la Cirinnà” sulla questione delle unioni civili e puntare al matrimonio egualitario. Gli organizzatori hanno asserito che quella di oggi sarebbe stata una “grande manifestazione unitaria”, una giornata nella quale si sarebbero alternati momenti politici, artistici, e di vicinanza da parte di alcune personalità che sposano la causa LGBT dell’uguaglianza dei diritti. Presente a Roma anche l’importante associazione partenopea Arcigay Antinoo. Il presidente dell’ente, Antonello Sannino, ha voluto spiegare il motivo dell’adesione di Arcigay Antinoo al grande corteo di oggi nella capitale.
«Ho sempre pensato che la legge sulle unioni civili fosse un passo necessario per questo Paese, non esclusivamente per la comunità LGBT, ma per il benessere dell’intera società. Una legge che estende i diritti a soggetti non ancora portatori è una legge che produce necessariamente cultura e genera di conseguenza benessere a tutti i livelli.
Fino a ieri festeggiavamo provvedimenti amministrativi come grandi passi in avanti: registri comunali per le unioni civili, trascrizione dei matrimoni e dei certificati di nascita nei registri comunali di competenze. Grandi passi in avanti che, con orgoglio, hanno visto proprio la città di Napoli in primissima linea. Questi erano, e forse saranno ancora, una conquista per la comunità LGBT, soprattutto per la loro valenza politico-culturale in una Paese complesso come il nostro.
Sono decenni che aspettiamo una legge che riconosca alle coppie composte da persone dello stesso sesso, una legge che sancisca un primo passo verso l’uguaglianza per tutti i cittadini e per tutte le cittadine italiane. Ci sono tantissime coppie che da anni chiedono di poter accedere a dei diritti, e chiedono anche il riconoscimento del loro amore. Le famiglie arcobaleno chiedono il riconoscimento pubblico del loro essere famiglia e chiedono che vengano tutelati i diritti dei loro figli e il diritto fondamentale al riconoscimento della loro genitorialità.
Per questo credo sia incomprensibile una posizione ortodossa di chiusura verso questa legge ed è incomprensibile scendere in piazza con un “vogliamo o tutto o niente”. Difendere l’uguaglianza e la felicità dei propri cittadini è il primo dovere di una comunità. Per questo è ovvio che sia necessaria una legge per le unioni civili, ma è altresì ovvio che questo testo passato al Senato è molto lontano dalla perfetta e necessaria uguaglianza.» – ha asserito Sannino.
Il presidente dell’Arcigay di Napoli definisce poi come inaccettabile la strumentalizzazione fatta della legge sulle unioni civili da forze politiche e stampa, ed ancor più inaccettabili le parole del Ministro degli interni un attimo dopo l’approvazione al Senato “abbiamo impedito una rivoluzione contro natura”. Arcigay Antinoo di Napoli è dunque scesa in piazza affinché vengano riconosciuti i diritti dei bambini delle famiglie arcobaleno, affinché venga riconosciuto il diritto di genitorialità alle persone LGBT e affinché venga estesa la possibilità di poter adottare ai single e alle coppie composte da persone dello stesso sesso. I manifestanti intendono dunque “difendere quei valori di libertà, uguaglianza e solidarietà alla base della nostra meravigliosa Costituzione repubblicana.”
Grazie a Marco Tancredi per il video