giovedì 25 Aprile, 2024
11.6 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Roberto Speranza: “ci vuole prudenza”

Roberto Speranza afferma che ci vuole prudenza – in relazione alle prossime mosse da fare in questa situazione d’emergenza – e che, malgrado sia comprensibile che i territori vogliano uscire dalla zona rossa, dovremo analizzare i numeri dei prossimi giorni e valutare la situazione. Le misure adottate in questo ultimo periodo stanno iniziando a dare risultati, ma bisogna concordare tutto con scienziati e tecnici.

Speranza, affrontando l’argomento a “Che tempo che fa” su Rai 3, specifica che il suo lavoro richiede contatto con tutti i presidenti di regione, senza che ci sia distinzione politica e quindi desidera che non ci siano polemiche. Sostiene che la linea debba rimanere quella della massima cautela. Quindi non è previsto spostamento tra regioni per Natale poiché, secondo il modello utilizzato, ciò potrebbe accadere soltanto se tutte le regioni fossero in zona gialla. In questo momento, dunque, bisogna evitare gli spostamenti non necessari e pianificare le vacanze con molta prudenza.

I casi sono ancora tanti e ieri il Covid-19 ha fatto quasi 600 vittime. L’indice Rt è in calo ma non è ragione sufficiente per abbassare la guardia. Si tratta semplicemente dei primissimi effetti delle misure adottate. Roberto Speranza afferma che il Servizio Sanitario sanitario nazionale (SSN) è costretto a subire una forte pressione sulle terapie intensive. Nonostante il Paese sia
più forte rispetto al mese di marzo, in quanto dotato di maggiori posti letto, bisogna stare attenti a non esporsi al rischio di un’eventuale nuova impennata. I numeri sono ancora imponenti.

Il Ministro della Salute, dunque, ribadisce quanto sia necessario che L’Italia raggiunga l’immunità di gregge, grazie a una vaccinazione anti-covid di massa. Speranza ritiene possibile provare a raggiungerla senza partire dall’obbligatorietà, attraverso una campagna vera, ma specifica anche che si tratta di una valutazione da fare successivamente.

Infine, affronta l’argomento della grande gara europea su aghi e siringhe. Non ritiene sia necessario, nè tantomeno utile, creare una sorta di competizione tra paesi; risulterebbe soltanto dannoso. Arcuri sta organizzando le cose in maniera tale che l’Italia sia autonoma, ma Speranza – al contrario – crede che sia una mossa tuttavia azzardata, in quanto favorirebbe soltanto l’aumento del prezzo di questi materiali.