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Rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere: detenuti tentano il linciaggio

Tragedia sfiorata, nella notte, nel carcere di S. Maria Capua Vetere per la protesta di un gruppo di detenuti, mentre torna a protestare con veemenza il personale della Polizia Penitenziaria, per una situazione esplosiva che era stata preannunciata ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria nazionale e regionale ed alla Prefettura ma rispetto alla quale nessun provvedimento era stato assunto.

Tragedia sfiorata al carcere di S. Maria Capua Vetere: detenuti tentano il linciaggio di un’altra sezione

Ricostruisce l’accaduto Emilio Fattorello, segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe): “Nelle ultime ore si è vissuta nel carcere sammaritano una situazione di altissima tensione. Un corposo numero di detenuti ha tentato di aggredire e linciare un altro ristretto, straniero e con problemi psichiatrici, e si sono introdotti nel terzo piano del Reparto Tevere, distruggendo tutto quello che trovavano. I detenuti si sono scagliati anche contro i poliziotti penitenziari, lanciando loro contro bottiglie con dentro ghiaccio che, lanciate dalle finestre, hanno lesionato anche la carrozzeria di alcune auto di servizio. Nonostante la presenza sul posto dei magistrati, la rivolta è proseguita e le conseguenze sono state devastanti. Cosa ancora più grave, che il Sappe denuncia da tempo, è l’inadeguatezza organizzativa ed operativa del Comandante di Reparto: pensate che, nonostante le disposizioni dicono che debba essere garantita la presenza in alternanza al Direttore, sono assenti entrambi!“.

Ferma la denuncia del Sappe: “Si tratta di eventi già ampiamente preannunciati dal Sappe per la mancanza di personale e di una struttura inadeguata alla vita penitenziaria: ormai si tratta di una sezione inagibile sotto ogni profilo, chiediamo un sopralluogo tecnico da parte del Prap e una visita ispettiva da parte dell’Asl per valutare l’idoneità del terzo piano della Sezione Tevere, sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Queste sono solo alcune criticità della casa circondariale di S. Maria Capua Vetere: in questo contesto, apprezziamo la presenza sul posto, da questa mattina presto, del Provveditore penitenziario della Campania, utile ad accertare l’esatta dinamica degli eventi e lo stato delle cose ed invitiamo anche i vertici del DAP a recarsi presso questa sede“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.