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Ritrovato un Picasso in Romania, ma arriva la smentita

È stato ritrovato in Romania e si è pensato potesse trattarsi della “Testa di Arlecchino” di Picasso. Ad annunciare il recupero del quadro, i media serbi, secondo i quali sono in corso le indagini per stabilire la paternità dell’opera.

Il dipinto era stato trafugato nel 2012 al museo Kunsthal di Rotterdam insieme ad altri sei capolavori di celebri artisti: Monet, Gauguin, Lucian Freud, Meyer de Haan, Matisse.

Quello che fu identificato dalla stampa olandese come “il furto del secolo”, secondo le stime, doveva valere tra i 150 e i 200 milioni di euro.

L’azione criminale avvenne intorno alle 3 di notte e tutto fa supporre che le opere da rubare fossero già state scelte preventivamente. I ladri superarono i controlli della sicurezza del museo durante la mostra Avant-gardes – De collectie van de Triton Foundation, portando via i sette quadri: “Donna davanti ad una finestra aperta, detta la Fidanzata” (1888) di Paul Gauguin; “La lettrice in Bianco e Giallo” (1919) di Henri Matisse; “Charing Cross Bridge, London” (1901) di Claude Monet; “Waterloo Bridge, London” (1901) di Claude Monet; “Donna con gli occhi chiusi” di Lucian Freud; “Autoritratto” (1889-91 circa) di Meyer de Haan, ed appunto, la “Testa di Arlecchino” dipinta da Pablo Picasso nel 1971.

In base alle ricostruzioni degli inquirenti olandesi, dovette trattarsi di “un colpo preparato in ogni dettaglio”, ed in questi anni l’inchiesta è continuata senza che si riuscisse a risalire al mandante. Nel 2013 però, furono arrestate a Bucarest quattro persone, indicate come gli esecutori del furto al museo.

Qualche ora dopo l’annuncio di un magistrato di Bucarest che indicava nell’opera ritrovata il capolavoro dell’artista spagnolo, ieri sera la notizia è stata smentita alla tv olandese, dove la scrittrice Feticu (colei che pensava di aver fatto la sorprendente scoperta) ha spiegato che, in realtà, il tutto sarebbe stato solo una trovata pubblicitaria di due registi belgi, Yves Degryse e Bart Baele.

La scrittrice avrebbe infatti ricevuto una e-mail in cui i due le spiegavano che il misterioso messaggio era parte di un progetto dedicato al pittore olandese Geert Jan Jansen, i cui ‘falsi’ di grandi maestri sono stati esposti nelle mostre di tutto il mondo fino agli anni ’90. Proprio per rilanciare vita e opere del falsario, si è deciso di architettare il finto ritrovamento della “Testa di Arlecchino” di Picasso, come hanno spiegato i due sul loro sito web.

Nessuna dichiarazione dalla loro compagnia teatrale, Berlin, perché, secondo quanto si legge nel sito, i due vogliono prima confrontarsi con la Feticu. Intanto, anticipano l’emergere di “nuovi dettagli” per “i prossimi giorni”.