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Ritrovato raro esemplare di delfino sulle spiagge toscane

Rivenuto, di recente, un rarissimo esemplare di delfino, precisamente un Grampus Griseus.

Giunge, infine, la notizia che riporta il ritrovamento di un cetaceo che è a rischio estinzione, proprio in una delle sue forme meno diffuse.

Il delfino apparterrebbe, difatti, alla specie Grampo: questi animali marini sono contraddistinti da una fronte bombata, una pinna dorsale alta e appuntita a metà del corpo e una mascella superiore lievemente sporgente.

Dotato di grande agilità, si muove generalmente con lentezza e tranquillità.

Il ritrovamento del delfino

L’Arpat, l’agenzia nazionale per l’ambiente, ha provveduto alla diffusione della notizia.

Dal 1986 sino ad oggi, sulle arene toscane si sono spiaggiati all’incirca 18 grampi. Dall’ottobre del 2020 fino ad ora, volontari ed esperti si sono invece trovati alla prese con ritrovamenti di altri tipi sempre ricollegabili alla specie delfino.

Gli esperti, poco fa, hanno potuto ammirare da vicino una femmina di tale categoria lunga 3 metri e dal peso di 200 chili.

La località in cui è stato individuato l’animale risponde al nome di Giannella all’Argentario, in provincia di Grosseto.

Alcune imbarcazioni ed altri individui avevano già avuto modo di osservare il cetaceo. Il delfino in questione pareva essere in grande difficoltà, pertanto la capitaneria di porto, i vigili e alcuni volontari si erano mobilitati per soccorrerlo.

Grazie ad una barella per il trasporto e ad una moto ad acqua, il delfino ha raggiunto la città di Livorno, ove presto sarà sottoposto a svariate analisi.

Gli esami

L’esemplare è stato quindi studiato grazie a una messa appunto di diversi esami quali una necroscopia ed analisi patologiche, parassitologiche, virologiche e batteriologiche.

Importantissimo l’esame dello stomaco, allo scopo di stabilire quali alimenti costituiscono la dieta di questi animali, ma soprattutto per scovare possibili marine litter, trappole di plastica del mondo marino.

Altre analisi fondamentali riguardano quelle condotte per appurare le cause del decesso. Tuttavia, in tal caso, sarà necessario attendere precise disposizioni da parte dei veterinari che dovranno concentrarsi sui loro studi, per qualche settimana.

Al museo di Calci dell’università di Pisa, sarà conservato lo scheletro dell’esemplare.