sabato 20 Aprile, 2024
11.4 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Ritrovata l’ultima vittima dell’alluvione di Casamicciola

Ritrovata l’ultima vittima della frana che lo scorso 26 novembre ha distrutto parte di Casamicciola Terme. Una alluvione, una vera e propria fiumana di detriti e fango che dopo una notte intensa di pioggia, ha trascinato con sé, abitazioni, auto, oggetti e purtroppo dodici persone.

Un evento tragico che ha sconvolto non solo Casamicciola Terme, dove purtroppo si contano i danni e le vittime, tutta l’isola partecipa al dolore per quanto è successo.

In questi giorni non si è mai smesso di scavare ed oggi, è stata ritrovata l’ultima vittima.

A ritrovarla il geologo Eugenio Di Meglio, un ragazzo che ha dato il proprio contributo sin dalle prime ore di quel maledetto 26 novembre, scavando anche a mani nude, tra fango e detriti. 

Eugenio, dopo aver ritrovato l’ultima vittima dell’alluvione di Casamicciola, ha scritto un commovente messaggio su facebook, nel quale si legge: “Non sono praticante, ma non solo quale Santo mi ha spinto ad infilarmi in quell’insenatura, pochi centimetri dividevano il soffitto da un mare di fango, ho spostato un legno e poi con la torcia ho illuminato qualcosa di morbido, ho chiamato subito i vigili e le persone che erano in zona… eri tu. Le lacrime e l’abbraccio con tuo papà, quelle parole che mi ha detto non le dimenticherò mai più.

La mia missione è compiuta, ora posso riposare”.

Alluvione Casamicciola: ritrovata l’ultima vittima

Il corpo della ragazza, 31enne, è stato ritrovato, non senza fatica, nella zona del parcheggio del Rarone, ai piedi di via Celario, dove è confluita gran parte della frana staccatasi dal monte Epomeo lo scorso 26 novembre.

Il quartiere di Via Celario, quello distrutto dalla frana, che si trova subito sotto alla montagna, come si nota dalle carte geografiche e dalle mappature è di colore bianco, quindi zona non a rischio. 

Ora è da capire e chiarire una serie di dinamiche di tipo politico e territoriale che finora probabilmente sono state ignorate.

Ma oggi è il giorno del silenzio, così come domani, dopodomani e i giorni a seguire, quando si svolgeranno i funerali delle povere vittime, le cui famiglie non hanno bisogno di risposte, ma di sostegno. Nonostante la rabbia, nonostante lo zio del bambino di soli ventuno mesi, morto sotto al fango abbia detto tra le lacrime: “Era meglio se fossi morto io e non lui”… una è la consapevolezza: i tanti sè e l’amarezza di questi giorni, non cancellano il dolore purtroppo. 

Intanto i familiari delle altre vittime, dopo che la procura di Napoli ha “sbloccato i corpi” dei propri cari, hanno annunciato di non volere i funerali di Stato, né la presenza di telecamere e giornalisti.

Il primo rito funebre sarà celebrato domani a Lacco Ameno.

 

.

Il commissario prefettizio di Casamicciola Terme e i sindaci di Lacco Ameno, Forio, Ischia, Barano d’Ischia e Serrara Fontana hanno proclamato il lutto cittadino per la giornata di domani; dunque scuole chiuse, un’ora di chiusura per gli esercizi commerciali e bandiere a mezz’asta.

A Lacco Ameno è prevista la sospensione di ogni attività degli esercizi commerciali e degli uffici pubblici dalle ore 10,45 alle ore 12,45 mentre saranno in corso le esequie delle giovani vittime. Sono inoltre vietate le attività ludiche, ricreative ed ogni altro comportamento che contrasti con il lutto durante le esequie.

I funerali delle altre vittime si svolgeranno venerdì e sabato ad Ischia Porto, dove i familiari potranno salutare per l’ultima volta i propri cari.

Ricordiamo che come ha sottolineato la portavoce delle famiglie delle vittime, il commissario prefettizio Simonetta Calcaterra non parteciperà alle esequie. Nel mirino delle polemiche è finito anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Ora ogni parola è superflua, il ritrovamento dell’ultima giovane vittima, ha fatto tirare un “sospiro di sollievo” (si fa per dire ovviamente). Si attendeva la terribile notizia, mentre volontari, pompieri e protezione civile, tra i quali Eugenio Di Meglio che ha “avvertito qualcosa”, scavavano senza sosta, tra freddo ed intemperie.

Dodici vittime innocenti. Dodici cuori. e tante, tantissimi familiari a piangerne la prematura e assurda…dipartita.