Sono comparsi negli ultimi giorni dei manifesti scioccanti in diversi paesi del napoletano: a Nola, Pomigliano, Sarno, Sant’Anastasia e a Castello di Cisterna, dove un ragazzo ucraino, Anatolij Korol, è stato ucciso nel tentativo di sventare una rapina in un supermercato, lo scorso agosto. Lo slogan recita così: “Io sono piccolo, ma a Natale vorrei un grande regalo… un mondo più buono”, seguita dall’immagine di un bambino che indossa un cappellino da Babbo Natale e spezza un fucile a canne mozze.
L’immagine ha come scopo di sensibilizzare la comunità a non arrendersi e a ricercare un mondo veramente più buono. Questo Natale infatti una famiglia dovrà festeggiare senza poter abbracciare un suo caro, ovvero Anatolij che, arrivato dall’Ucraina per trovare fortuna in Italia, ha lasciato una moglie e una figlia, ormai senza papà. Lo stesso supermercato ha mostrato solidarietà nei confronti della vedova, impiegandola nel reparto panetteria dello stesso locale, augurandole di ritrovare presto la serenità.
Questo manifesto non è l’unico scioccante comparso da pochi giorni nell’hinterland napoletano: infatti, a Via Nazionale Delle Puglie, è comparsa l’immagine di un bambino che soffia su dei candelotti di dinamite, ancora una volta per inneggiare alla pace e alla serenità, non solo a Natale, ma nella vita quotidiana.
In questa foto, ideata nei giorni della strage di Parigi del 13 novembre scorso, ci si appella non solo alla scomparsa della criminalità, ma anche alla speranza che il mondo possa conoscere la pace.
Un’altra immagine scioccante vede un bambino intento a colpire un carro armato con un martello. Insomma, la comunità cisternese ha voluto mostrare la massima solidarietà alla famiglia, alla moglie e alla piccola bambina orfana di padre di un uomo che ha cercato di mostrare la sua bontà in un gesto ormai non più comune. Il Presidente Sergio Mattarella si è stretto anch’egli intorno alla famiglia di Anatolij, conferendo all’uomo una medaglia d’onore.