Ormai è certo: i ghiacciai in scioglimento parlano. A dimostrazione di tale fenomeno, la registrazione effettuata nel bel mezzo del ghiacciaio svizzero del Gorner, dove l’orecchio umano non arriva, ha fatto in modo di poter ascoltare ciò che “dice” l’imponente massa di ghiaccio quando viene attraversata nelle sue crepe, dalle acque in scioglimento.
Sicuramente ascoltare un ghiacciaio è eccitante e a dir poco meraviglioso, il problema è che tale fenomeno sembra aumentare a causa dello scioglimento continuo e costante degli stessi dovuti all’effetto del riscaldamento globale. I sensori sistemati da ricercatori francesi, americani e svizzeri proprio lì, tra le crepe del ghiacciaio, hanno rilevato dal 2007 ad oggi dei suoni sempre più frequenti al punto tale che il ghiacciaio in questione non tace più.
Naturalmente, oltre all’effetto meraviglioso dei suoni prodotti dai ghiacci in scioglimento, i ricercatori e gli esperti tendono a studiarli per far sì di trarre notizie utili così da percepire ed evitare probabili disastri. Cosa potrebbero dire? Semplice: annuncio di eventuali cedimenti, esondazioni, indebolimento di pareti ed argini dei ghiacciai che potrebbero realmente avere conseguenze pericolose. Non bisogna dimenticare, infatti, che le acque di scioglimento non spariscono nel nulla, ma formano dei piccoli laghi ai piedi del monte ghiacciato – quello del Gorner si chiama Gornersee – il che significa che, a lungo andare, se il flusso d’acqua dovesse aumentare sempre di più la sua portata, i laghetti potrebbero, per l’appunto, non reggerla più.
Altro allarme che la natura lancia? Pare proprio di sì: ascoltiamo dunque anche la richiesta di aiuto del nostro pianeta attraverso i suoi ghiacciai.