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sabato, 25 Marzo 2023

Resta in carcere Lazzaro Cioffi

Il carabiniere accusato di narcotraffico.

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Il tribunale del Riesame ha deciso per la prosecuzione della detenzione per Lazzaro Cioffi, il brigadiere dei carabinieri in servizio presso Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, coinvolto in un’inchiesta sul narcotraffico che ha portato all’esecuzione di oltre cinquanta misure cautelari.

Cioffi è accusato di partecipazione ad associazione per delinquere per aver rivelato notizie su indagini e per i suoi rapporti con un boss del narcotraffico. Secondo le indagini Cioffi informava esponenti del clan Ciccarelli di indagini riservate e su imminenti perquisizioni a carico di Fucito.

Consigliò al capoclan di Caivano di non noleggiare più auto che potevano essere piene di microspie. Ma soprattutto non lo arrestò quando scoprì che aveva una pistola calibro 38 nel cassetto della camera da letto.

La posizione del carabiniere si starebbe aggravando di ora in ora, infatti risulta che la Procura ha oggi depositato nuovi atti d’indagine, tra cui anche la documentazione relativa all’acquisto di un auto dal valore di ottanta mila euro effettuato dalla figlia ventenne all’epoca dei fatti.

Lazzaro Cioffi, secondo le ultime notizie, si sarebbe congedato prima dell’udienza di Riesame.

Per lui, che avrebbe dovuto avere un compito di tutore della giustizia e garantire che chi delinque fosse giudicato dai tribunali, si attende una condanna esemplare, aggravata dal ruolo che ha ricoperto e dalla divisa che ha indossato.

E pensare che nel 2006 aveva ricevuto un encomio per il suo contributo in una retata antidroga.

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