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Reggia di Caserta: tornano le statue delle Muse Talia e Melpomene

La Reggia di Caserta ha comunicato il ritorno di due opere d’arte di inestimabile valore. Si tratta delle statue di Talia, musa  della commedia sulla mitologia greca, e di Melpomene, musa della tragedia, dopo circa 90 anni di assenza.

Questo importante sviluppo deriva dalla collaborazione tra le strutture del MiC, che hanno reinserito le statue nel percorso museale della Reggia vanvitelliana. Le due sculture di epoca romana, datate II secolo d. C., fanno parte della collezione Farnese ereditata da Carlo di Borbone dalla madre Elisabetta.

Talia e Melpomene: le Muse alla Reggia di Caserta

I primi riferimenti alla statua di Talia risalgono al 1772, nell’Inventario farnesiano. Grazie a tale documentazione sappiamo che la statua era ubicata negli Orti di Campo Vaccino, sul Palatino. Il destino delle due sculture si intreccia con quello della Regina Maria Carolina. Quest’ ultima nel 1788, espresse il desiderio che le due statue fossero trasferite alla Reggia di Caserta e poste agli angoli della terza sala della Biblioteca Palatina. Nel 1933 furono portate a Napoli e trasferite negli uffici della Soprintendenza, allontanandosi dal luogo originario.

Dopo recenti studi portati avanti dalla Reggia vanvitelliana, è stato disposto il rientro delle due sculture nel luogo originario. Dopo opportuni interventi di restauro e la produzione di basamenti, che richiamano gli originali presenti nelle annotazioni, le due sculture arricchiranno il vasto patrimonio della Biblioteca Palatina, come richiesto dalla regina Maria Carolina.

Il ritorno di queste due opere d’arte nella biblioteca palatina costituisce un’ importante occasione per la Reggia di Caserta. Quest’ultima è sempre più orientata all’ampliamento e alla valorizzazione dell’offerta museale, nonché alla conoscenza delle opere che ne fanno uno dei musei più importanti in Italia.