Il giorno dopo la vittoria del No, in Campania, è la giornata della diverse reazioni: da una parte il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che fin da primi momenti festeggia questo risultato, e dall’ altra il presidente della ragione Campania, il renziano Vincenzo De Luca che fa i conti nella sua regione della chiara sconfitta PD. Già in questa opposizione post referendum emerge come quest’ultimo ha avuto forse un erroneo accento politico, spostando l’attenzione da quello che era il centro della questione, il centro del referendum di ieri: la costituzione, che non ha nessun colore politico. Ma in tutta la Campania l’affluenza alle urne, se pur tra le più basse a livello nazionale, è stata alta e chiara, infatti, vuoi per erronea lettura politica o meno, il No vince in tutte e cinque le province: Napoli, Benevento, Salerno, Caserta e Avellino.
Il presidente della regione sin dalle prime dichiarazioni sembra analizzare la situazione e prendere coscienza di quello che il popolo ha voluto esprimere con la vittoria del No, anche nella sua Salerno dove al di là delle aspettative il suo ‘metterci la faccia’ non è bastato per la vittoria del Si: “Gli elettori hanno respinto in modo netto la proposta referendaria. Ogni votazione è una lezione da comprendere, e su cui riflettere. A maggior ragione in questo caso, di fronte ad un risultato perentorio e generalizzato. Oggi, dunque, è il tempo dell’umiltà e della responsabilità, in una fase che si annuncia difficile per l’Italia. Va dato atto a Matteo Renzi di aver compiuto un gesto di grande dignità e coerenza, assumendosi tutte le responsabilità e rimettendo il mandato”. Vincenzo De Luca prosegue: “per il resto un voto così uniforme e forte, non può non contenere motivazioni generali e anche fra loro contraddittorie. Il contenuto della riforma costituzionale ha suscitato certo, dibattito, ma è rimasto, a me pare, abbastanza sullo sfondo. Si è partiti con una sovrapposizione sui temi referendari di spinte tutte politiche rivolte contro il governo, la sua azione, oltre che contro il Presidente del Consiglio. Questo andamento non si è modificato nel corso di questi mesi. I risultati dell’azione di governo, nel campo sociale, dei diritti civili sono stati azzerati da punti di criticità emersi, che in questa fase hanno creato un clima di diffusa ostilità.” De Luca aggiunge poi: “nel Sud, è emerso un malessere sociale, cui si dovrà rispondere con un vero e proprio piano per il lavoro a breve. Infine, ha pesato l’argomento della “difesa della Costituzione”, del tutto forzato, ma rimasto comunque sullo sfondo sempre”.
Mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ci mette poco minuti a commentare con un post su Facebook la vittoria del No: “Da Napoli già liberata: la Costituzione è salva. Grande vittoria della democrazia. Renzi, stalker autoritario, è stato respinto. Ora, senza sosta, lotta popolare per liberare l’Italia e per la sovranità al popolo. Lavoreremo e agiremo, con i movimenti popolari, per attuare la più bella Costituzione nata dalla resistenza al nazi-fascismo. Nessun politicante di turno, vecchio e nuovo, si permetta di mettere il cappello sulla vittoria. Il vincitore è solo uno: il Popolo! W il Popolo! W la libertà! W la Rivoluzione!”