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Recovery Plan: cdm prima di Natale

Si riaprono i lavori per l’approvazione del recovery plan.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, auspica di portare al consiglio dei ministri la bozza definitiva prima del nuovo anno.

Tre i passaggi fondamentali da compiere, lavorare sui contenuti, creare un gruppo di maggioranza ad hoc, portare la proposta in parlamento.

Il tutto cercando di tenere salda la maggioranza di governo.

È ancora il Recovery Plan l’ago della bilancia, che potrebbe decretare la fine del governo Conte.

Resta alta la tensione, infatti, con Italia Viva resta ma,  il capo del governo è pronto a fare delle concessioni e le mette senza indugio sul piatto. Cancellato quindi quel Consiglio dei ministri in cui fu presentata la bozza del Piano di Ripresa e Resilienza. Stando alle affermazioni del premier Conte, ora l’unico obiettivo è portare la bozza finale del recovery plan in un con entro l’anno, imperdonabile procrastinare ancora una decisione così fondamentale per il paese.

Scelte diverse, d’altro canto non ve ne sono e la strada resta comunque in salita, la maggiore collegialità non cancella di fatto la necessità di agire in tempi brevi.

Non sono previsti per il momento incontri con i leader politici per quanto riguarda la discussione sul recovery plan, ma saranno ascoltate le compagini governative delle singole forze, accompagnate dai capigruppo e da chi, in queste settimane, ha lavorato al dossier. Non grandi modifiche per quanto concerne il testo generale del Recovery Plan, ma qualcosa di sostanziale cambierà.

La novità politica resta, comunque, la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc composto dai rappresentanti delle forze di maggioranza.  Questa proposta arriva dal M5S, che tramite un loro rappresentante hanno spiegato l’impossibilità di mettere tutto nelle mani di un ristretto numero di ministri.  Questo gruppo di lavoro avrebbe lo scopo di placare gli animi di Italia Viva, ma anche di appianare le tensioni createsi tra le basi parlamentari dei singoli partiti della maggioranza e i rispettivi ministri. Un primo segnale di distensione arrivava ieri proprio da Iv ed in particolare dalle parole del presidente Ettore Rosato: « Conte ha convocato una serie di riunioni che sono cominciate oggi. Mi sembra un fatto positivo».

Durata meno di 24o ore però questa manifestazione di fiducia, infatti, Matteo Renzi, attacca sulle misure anti-Covid e rilancia sul Mes sanitario. Un botta e risposta con  premier, che non ci sta e risponde parlando di progetti per la sanità che non sarebbero solo dirette ma inserite in una serie di progetti trasversali.

Concorde con Conte il Pd che plaude allo sblocco dell’impasse sul Piano ma avverte che è necessario discutere in parlamento.

Inoltre chiedono chiarezza sulla task force, che dovrà essere variegata e non centralizzata e invasiva.

Si attendono ora le decisioni del premier Conte.