1

Realizzata la prima mostra intelligente

Realizzata in Italia la prima mostra in cui le opere si raccontano da sole ai visitatori, nella fattispecie le sculture interagiscono mediante la tecnologia con gli appassionati del settore. Il cosiddetto internet delle cose è ora operativo nell’arte e a Napoli prende forma il Bello o il Vero, un vero e proprio percorso itinerante nella scultura napoletana del secondo ‘800 e del primo ‘900, caratterizzato dall’ interattività delle opere, resa possibile grazie ad un sensore e a un’applicazione fruibile da smartphone e tablet. Nello specifico la mostra è allestita nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, e visitabile gratuitamente dal 30 ottobre 2014 fino al 31 gennaio 2015: sono presenti 250 opere la cui provenienza è attestata da tutta Italia, da musei, collezioni e gallerie private.

La curatrice della mostra, Isabella Valente, sottolinea che la mostra è stata realizzata grazie al connubio di estetica e progresso scientifico e col principale obiettivo di rispolverare opere spesso cadute nell’oblio, dimenticate dalla storiografia e trascurate dagli eventi espositivi. L’interattività delle sculture rientra in un ambizioso progetto denominato Opere parlanti Show che dipendono dal distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali, che ha deciso di sperimentare proprio in tale evento alcune innovazioni realizzate .

Il presidente di Databenc, Angelo Chianese, docente di Sistemi Informativi all’Università Federico Secondo di Napoli, sostiene che il suo gruppo di ricerca ha realizzato un dispositivo definito smart cricket, cioè grillo intelligente capace di interagire con il fruitore dell’opera mediante un sensore posto sulla scultura e a un’applicazione scaricata su smartphone e tablet. L’opera si rende così intelligente ed è capace di riconoscere la persona che sta davanti ad essa, e a seconda che si tratti di un bambino o di uno esperto modula la difficoltà del lessico tra varie lingue disponibili.