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Rapporto 2020-2021 di Amnesty International

Il rapporto del 2020-2021 di Amnesty International sui diritti umani durante l’anno della pandemia da Covid-19.

“La pandemia attacca ulteriormente i diritti umani”.

I dati riportati da Amnesty International mostrano una realtà peggiorata a causa della pandemia. Il Covid-19 ha aggravato maggiormente  le situazioni dei gruppi più deboli, quelli già colpiti da disuguaglianza e discriminazioni.

Il rapporto dell’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani dichiara ““I diritti umani sono peggiorati”. 

Amnesty International evidenzia come a peggiorare il quadro della situazione sono state le leadership dannose. “Hanno fatto sì che la pandemia da Covid-19 abbia avuto un impatto sproporzionalmente negativo su minoranze etniche, donne, rifugiati e anziani”.

La situazione dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti in molti stati è peggiorata. Lasciati da soli, senza assistenza o  intrappolati in campi squallidi.

Agnès Callamard, attivista francese e nuova segretaria generale di Amnesty International ha dichiarato “La pandemia ha brutalmente mostrato e acuito le disuguaglianze all’interno degli stati e fra gli stati. Ha evidenziato l’incredibile disprezzo che i nostri leader mostrano e manifestano per la nostra umanità. Decenni di politiche divisive, di misure di austerità errate e di scelte di non investire nelle traballanti strutture pubbliche. Tutto questo ha fatto sì, e hanno fatto sì che in tanti finissero per essere facili prede del virus”. Conclude “Abbiamo di fronte un mondo in preda al caos”.

Purtroppo c’è stato anche un aumento di violenza di genere e violenza domestica. L’impossibilità di poter uscire, dover passare la maggior parte del tempo a casa. Molte donne e persone Lgbt hanno incontrato maggiori ostacoli, e senza protezione.

Il rapporto mostra poi i fallimenti dei leader globali nelle misure adottate per contrastare la pandemia. Callamard afferma “Le risposte dei nostri leader sono state di volta in volta mediocri, mendaci, egoiste e fraudolente. Alcuni di loro, addirittura, invece di sostenere e proteggere le persone, hanno semplicemente usato la pandemia come un’arma per attaccare i diritti umani”.

Ma cosa accade nel mondo?

  • In Ungheria il governo del primo Ministro ha apportato cambiamenti nel codice penale, introducendo una pena detentiva ” fino a 5 anni di carcere per la diffusione di informazioni false sulla pandemia”.
  • Golfo Persico, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Oman usano il pretesto della pandemia per continuare a sopprimere la libertà di espressione.
  • Nelle Filippine il presidente ha annunciato di aver ordinato alla polizia di uccidere chiunque avesse protestato o causato dei problemi durante le misure di quarantena.
  • In Nigeria le proteste vengono duramente represse.

Ci sono state delle vittorie? Il rapporto 2020-2021 di Amnesty International ci descrive anche molte ed importanti vittorie conseguite dagli attivisti per i diritti umani.

  • In Corea del Sud, Kuwait e Sudan , nuove leggi per contrastare la violenza contro le ragazze e donne.
  • In Argentina, Corea del sud e Irlanda del Nord con la decriminalizzazione dell’aborto.

La Callamard conclude “Spesso rischiando la loro incolumità sono persone comuni e quelle che  difendono i diritti umani a dichiarare la direzione che deve prendere il mondo. Queste sono le persone che guidano la lotta per un mondo migliore, più sicuro e più equo.”