I celeberrimi buchi neri, la cui massa è milioni o miliardi di volte superiore a quella della Terra, si dispongono parallelamente tra di loro e sono altresì allineati con la ragnatela cosmica, costituita da galassie, gas e polveri e che si organizza sotto il profilo spaziale come dei filamenti e grumi intorno ad uno spazio vuoto. Tale studio è stato condotto dal gruppo diretto da Damien Hutsemékers dell’università belga di Liegi, e subito si è affermato come particolarmente rilevante per la comprensione dell’evoluzione dell’Universo.
Per la prima volta è stato provato scientificamente l’allineamento della ragnatela in oggetti lontanissimi come i buchi neri, la cui residenza è al centro dei quasar: fino a questo momento infatti tale allineamento è stato certificato soltanto nelle galassie, ed inoltre con l’ausilio del Very Large Telescope (Vlt), ubicato in Cile, è stato possibile riscontrare che gli assi di rotazione dei buchi neri, relativi ad un campione di 93 quasar, sono paralleli gli uni agli altri su distanze incolmabili di anni luce tra loro.
Dominique Sluse, dell’Università di Liegi, ha affermato che tale risultato scientifico apre le porte ad una maggiore comprensione dell’evoluzione dell’Universo, soprattutto in stretto riferimento alla correlazione tra l’orientamento dei quasar e la relativa struttura di appartenenza.