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martedì, 30 Maggio 2023

Querelato il candidato premier M5S, Luigi Di Maio

Il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha denunziato il candidato del movimento cinque stelle, Luigi Di Maio, per diffamazione.

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Vincenzo De Luca ha, in data odierna, accusato di diffamazione Luigi Di Maio, membro del partito Cinque stelle: sono state firmate quattro querele, due si trovano, al momento, presso il Tribunale di Napoli e altre due ai Tribunali di Napoli nord e Genova.

Secondo il governatore della regione campana, Di Maio non avrebbe ancora rinunciato a quei privilegi da cui aveva dichiarato di astenersi già precedentemente, quali l’immunità parlamentare e i privilegi della Casta.

Il presidente De Luca ha inoltre affermato, con grande ironia, di aspettare con impazienza un confronto pubblico in cui il candidato Di Maio  illuminerà il popolo sul governo Gentiloni.

Lo stesso Di Maio aveva, difatti, etichettato, in precedenza, l’amministrazione Gentiloni come un “governo dell’ombra”, un governo che, sempre a detta dello stesso Di Maio, agiva sotto banco, al contrario del partito da lui rappresentato e da lui definito “il governo del Sole”.

Già qualche anno fa, De Luca aveva asserito di essere stato calunniato dal suo avversario politico che l’aveva, nel dicembre del 2015, tacciato di fare clientele sulla sanità in un dibattito televisivo. Il governatore aveva quindi replicato che invece era stato architettato ed eseguito l’impossibile per porre fine al sistema delle clientele in ambito sanitario, manovra che è terminata con l’ abolizione dell’Arsan.

A quanto pare però, Di Maio ha proseguito nel raccontare il falso sulla gestione della regione Campania ed è, dunque, stato messo in atto un lavoro di raccolta di documentazione giornalistica e televisiva, per poter punire chi ha dato adito ad attività diffamatorie nel corso di questi anni, inventando menzogne e gettando fango sul nome e sul lavoro di associazioni, presidenti e collaboratori.

Tale iniziativa potrà forse mettere definitivamente a tacere chi ostacola le operazioni di governi e attività che dovrebbero, invece, avere piena autonomia e libertà.

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