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Putin loda il murale di Jorit dedicato a Dostoevskij: “Ha frainteso il senso dell’opera”

Il murale di Jorit dedicato a Dostoevskij e dipinto sulla facciata del liceo Righi a Fuorigrotta ha attirato l’attenzione del presidente russo Vladimir Putin. L’obiettivo dell’artista è stato spiegato chiaramente: è un’opera dedicata alla neutralità della cultura che non dev’essere censurata a causa del conflitto armato.

L’artista voleva sottolineare, con l’opera dedicata ad uno dei più grandi e celebrati scrittori russi del mondo, che non si può smettere di apprezzare ed approfondire un argomento di natura culturale a causa di eventi tragici come accaduto con lo scoppio del conflitto in Ucraina.

Il riferimento polemico è al corso del professore e scrittore Paolo Nori a cui, all’Università Bicocca di Milano, è stato suggerito di evitare, in questo momento storico, di tenere un corso dedicato al grande scrittore russo.

Eppure, Putin sembra aver frainteso. Ha dichiarato, riferendosi al murale di Jorit: “Penso che molti sappiano, abbiano visto, come a Napoli un artista di strada di recente abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dell’ormai cancellato in Occidente scrittore russo Fëdor Dostoevskij. Dà ancora speranza, che attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada“.

Il commento inaspettato del presidente ha sollevato la polemica online ed è stato criticato come un tentativo di strumentalizzazione dell’opera d’arte di Jorit, la cui intenzione era completamente diversa.

Eppure, la grandezza di un’opera d’arte non sta che in questo: nell’essere interpretata diversamente dallo sguardo di ogni singolo individuo. Una volta messa al mondo un’opera d’arte, l’artista perde il potere di decidere quale sia il suo messaggio, poiché le prospettive nei confronti del mondo – e dell’opera – sono infinite. Sono tante quante sono le persone al mondo.

Sebbene sia chiaro che Jorit non volesse affatto esprimere alcuna simpatia nei confronti dell’azione di guerra di Putin né tantomeno di un suo fantomatico messaggio di verità, il Presidente osservando il murale si è sentito ispirato.

Jorit ha così commentato l’elogio del presidente sui social: “Assurdo, Putin parla del murale di Dostoevskij a Napoli. E’ mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, per la pace con un murale che il nostro Governo? Mi sorge il dubbio, ma se Putin ‘si apre’ all’Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di pace serie? Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo?“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.