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Prossime elezioni in Italia, Tajani: “No una donna sola al comando”. Carfagna lascia FI

Decisa la data delle prossime elezioni in Italia: si terranno il 25 settembre. Ora i partiti sono in fermento. La Lega ha votato i decreti Ucraina, ma insiste che non bisogna più inviare le armi e ha espresso dubbi sull’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato: “Sono posizioni di partito. Il governo è un’altra cosa. In ogni caso nessuno è contrario alla Nato. Noi abbiamo votato al Parlamento europeo, Berlusconi incluso, documenti molto duri contro la Russia“.

Meloni accusa una campagna di discredito orchestrata contro di lei all’estero: “E’ successo in passato con Berlusconi. Si reagisce mostrando serietà e dimostrando di essere diversi da come si viene dipinti”.

Forza Italia ha un problema: continuano a uscire parlamentari: “Se non sei d’accordo con la scelta fatta dal partito non è che passi con il nemico. Quelli che hanno lasciato il partito non hanno mai avuto grande fortuna. Sono usciti personaggi, anche gruppi interi e sono tutti scomparsi politicamente. Passare a sinistra non è un’opzione accettabile“, ha concluso Tajani.

Elezioni in Italia: Mara Carfagna lascia Forza Italia dopo 20 anni

Intanto Mara Carfagna, ministra per il Sud, lascia Forza Italia, dopo quasi vent’anni di militanza tra le fila del partito, e in una intervista a Repubblica die: “Lo scorso 20 luglio si è varcato il Rubicone”.

Lo strappo del 20 luglio scorso è così determinante, segna con forza un “prima” e un “dopo”, uno spartiacque. La mancata fiducia a Draghi indica la rinuncia a ogni autonomia della componente liberale dalla destra sovranista – afferma – Fino al 19 luglio FI non avrebbe avuto alcun dubbio sulla linea in caso di problemi del governo: favorire la conclusione ordinata della legislatura, mettere in sicurezza famiglie e imprese, sostenere il premier più rispettato d’Europa per poi poterne rivendicare i successi in campagna elettorale. Dal 20 luglio il Rubicone è stato varcato. È stata fatta una scelta di totale discontinuità con la nostra storia e con le nostre relazioni europee e occidentali“.

Carfagna spiega di essere “rimasta sulla sponda dove sono sempre stata. Di fronte a un bivio tra sottomettermi a una visione che non è la mia e rispettare quella in cui ho sempre creduto, non ho avuto alcun dubbio. In questo momento la priorità è mettere in sicurezza il Paese, non esporlo a salti nel buio”.

Quella di Forza Italia, di negare la fiducia al Governo Draghi, “è stata una scelta di irresponsabilità“. E sottolinea di non temere ‘pestaggi mediatici’. “Perché dovrei averne? Oltretutto, in passato ho subito molti pestaggi mediatici e ho sempre risposto con la forza del mio lavoro. Qualsiasi saranno le scelte, poi, la mia lealtà personale a Berlusconi resta, e tutti lo sanno“, aggiunge.

Credo che l’esperienza del governo di salvezza nazionale, una esperienza davvero patriottica fondata su una visione concreta dei problemi e degli impegni internazionali dell’Italia, meriti un secondo tempo. Ci serve più europeismo e più credibilità verso ogni nostro alleato. È necessario affrontare le grandi questioni dello sviluppo, delle tasse, del lavoro, per risolverle e non per fare propaganda – risponde in merito all’invito di Carlo Calenda di costruire un fronte repubblicano – E penso anche all’azione per il Sud: per la prima volta dopo vent’anni il governo Draghi non lo ha trattato come zavorra ma come area su cui investire per creare più lavoro e più servizi. Il mio “fronte” è questo, questa sarà la mia battaglia del futuro“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.