A poche ore dall’arresto di Marcello Dell’Utri nel lussuoso Hotel Phoenicia di Beirut e ad altrettante poche ore dalla sentenza di terzo grado della Cassazione, che vede l’ex senatore di Forza Italia sul banco degli imputati, gli avvocati della difesa forse tentano di far slittare l’udienza presentando un certificato medico: oltre a Massimo Krogh, che sembrerebbe essere ricoverato in una clinica, anche l’altro legale dell’ex senatore, Giuseppe De Peri, alla richiesta di rinvio ha allegato un certificato medico che ne dimostrerebbe l’impossibilità fisica a prendere parte all’udienza fissata per domani, 15 Aprile 2014.
Sebbene l’ex braccio destro di Silvio Berlusconi abbia a sua disposizione anche un terzo legale, l’avvocato Pietro Federico, lo stesso non risulterebbe essere in possesso della delega che gli consentirebbe di partecipare all’udienza in Cassazione. Dell’Utri, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, attualmente si trova ancora a Beirut dove risulterebbe impegnato nell’udienza per la convalida dell’arresto, avvenuto appena due giorni fa. Le procedure per l’estradizione, prevista da un trattato bilaterale risalente al 1975, avranno inizio in seguito alla pronuncia della Cassazione, sebbene il fondatore di Forza Italia possa in qualsiasi momento consegnarsi spontaneamente alle autorità italiane.
Bisognerà attendere l’inizio dell’udienza di domani per sapere se le richieste dei legali di Dell’Utri saranno accettate o meno. Se l’udienza dovesse proseguire, nel caso in cui fosse confermata la condanna di secondo grado, l’ex senatore diverrebbe a tutti gli effetti un pregiudicato per fatti di mafia e gli si aprirebbero le porte del carcere. Tuttavia la Cassazione potrebbe anche annullare la sentenza di secondo grado, ordinando un nuovo processo, il che renderebbe la prescrizione molto probabile. Una terza ipotesi invece, vedrebbe dell’Utri assolto grazie ad un annullamento senza rinvio del processo, ciò significherebbe niente carcere.