E’ impossibile dimentica la storia di Tiziana Cantone, una donna napoletana di 31 anni, che nel 2016 si suicidò, impiccandosi con un foulard nella cantina della sua casa.
Tiziana Cantone decise di togliersi la vita per vergogna a causa della circolazione in rete di un video hard che la vedeva protagonista.
Infatti Tiziana era stanca di vedere quelle immagini diffuse ovunque sul web, dove veniva presa in giro in diversi modi. Tiziana veniva riconosciuta e derisa anche per strada, ormai non poteva neppure fare una semplice passeggiata per strada.
Finalmente dopo diversi anni trascorsi dal suicidio di Tiziana, si fanno passi avanti nel suo caso giudiziario, grazie al Pubblico Ministero Valeria Sico.
Dunque è stata presentata la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Di Palo, ex compagno della Cantone.
I reati notificati all’ex compagno di Tiziana Cantone risultano essere: la simulazione di reato, la calunnia e accesso abusivo del sistema informatico.
Il primo capo d’accusa risale al periodo dell’aprile 2015, quando Di Palo insieme alla Cantone, fece una falsa denuncia di smarrimento riguardante il cellulare di Tiziana.
Il secondo capo d’accusa risale alla denuncia del maggio 2015, in cui vennero accusati 5 ragazzi di aver diffuso le immagini del video hard in questione. Si ricorda che in seguito, le 5 persone vennero discolpate dalla stessa Tiziana Cantone, in un’altra denuncia in cui aveva ammesso di non aver smarrito il cellulare.
Per quanto concerne il terzo capo d’accusa, pare che l’ex compagno della Cantone, avrebbe incaricato un tecnico informatico per cancellare nella memoria remota del cellulare di Tiziana alcune conversazioni private fatte fra lui e la Cantone.
La vicenda di Tiziana Cantone, diventata ormai esempio di violazione della privacy e di mattatoio mediatico, finalmente ha ottenuto una svolta importante.
Pertanto, dati i nuovi sviluppi, la vicenda sarà probabilmente giudicata in un processo.
