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Primo maggio: la storia della festa dei lavoratori

Il termine lavoro deriva dal latino “labor”, letteralmente fatica. Le varie lingue europee sembrerebbero concentrarsi sugli aspetti più negativi associati a questa definizione, tra i tanti abbiamo: dolore, con il francese travaillé; servitù, che viene esaltato dal tedesco arbeit; ed infine, impellenza, nella traduzione inglese con work.

In realtà il lavoro presenta molteplici aspetti positivi, necessari alla vita delle persone. Innanzitutto fornisce un senso di identificazione, di adesione ad un ruolo e permette di sperimentare gratificazione ed un’elevata autoefficacia. Questa presenza così importante dell’attività lavorativa, scandita da un orario definito, è figlia di intense proteste, finalizzate al rispetto dei diritti umani.

Per tale ragione, il 1 maggio ricorre la festa dei lavoratori; una data che celebra i lavoratori di tutto il mondo, ma anche coloro che nel 1886, a Chicago, hanno perduto la vita durante la protesta che avrebbe portato al diritto alla giornata lavorativa di 8 ore.

La Festa dei lavoratori o Festa del lavoro ha origine in un periodo animato da importanti manifestazioni, nate allo scopo di garantire i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d’America. Tali manifestazioni erano gestite dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani: i cosiddetti “Knights of Labor”.

La protesta di Chicago: un primo passo verso i diritti dei lavoratori

Nel 1866, è approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge che prevede otto ore lavorative giornaliere, legge che entra in vigore l’anno successivo. Il primo maggio 1867, venne indetta una manifestazione importantissima, con oltre diecimila partecipanti.

La notizia raggiunge anche l’Europa, dove nel settembre del 1864 nasce a Londra la “Prima Internazionale”. Questa, era l’Associazione internazionale dei lavoratori, ed aveva molti elementi di comunanza con i movimenti socialisti e marxisti dell’epoca.

I diritti dei lavoratori, il frutto di tante battaglie

La conquista delle otto ore lavorative, inizia il primo maggio 1867 solo nello stato dell’Illinois; si tratta di una vera e propria rivoluzione che, gradualmente, si estende al resto degli Stati Uniti.

Nel 1882, a New York, si tenne una grande protesta il 5 settembre, mentre due anni più tardi, nel 1884, in un contesto analogo i “Knights of Labor” stabilirono che si sarebbe tenuta una manifestazione annuale, proprio per rimarcare l’importanza dei diritti degli operai.

La storia del primo maggio, un messaggio attuale

Il primo maggio 1886, proprio durante il 19º anniversario dell’approvazione della legge dell’Illinois sulle otto ore lavorative, la “Federation of Organized Trades and Labour Unions” sceglie una data di scadenza limite per estendere questa legge su tutto il territorio statunitense; pena, l’astensione dal lavoro, con uno sciopero generale.

Una giornata nata per ricordare l’importanza di un aspetto della vita che ci coinvolge tutti e per il quale ci sono state, e ci sono ancora tante battaglie. Il lavoro, una parte molto importante nella vita di una persona, deve essere garantito e tutelato, nel rispetto della dignità di ciascuno.