Una partecipazione che ha decisamente superato le aspettative, quella di ieri alle primarie del Pd, con un milione ed 800mila elettori: Nicola Zingaretti ottiene la vittoria con il 70% dei voti, distaccando nettamente i due avversari, Maurizio Martina e Roberto Giachetti.
È stato soprattutto il Centro-Nord a decretare il trionfo di Zingaretti, anche se in ogni regione le preferenze per il presidente della Regione Lazio hanno oltrepassato di gran lunga il 50%. In base ai dati forniti da YouTrend, infatti, Zingaretti ha vinto con il 68,15% al Nord, con il 66,53% nella “zona rossa” (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche) e con il 59,43% al Sud.
“L’affluenza è stata omogenea in tutto il territorio nazionale, senza sacche di difficoltà e con un leggero picco al centro-sud, in particolare nel Lazio e in Campania”, ha dichiarato il presidente della commissione Congresso Gianni Dal Moro.
Si è registrato un notevole incremento del voto nelle città: a Roma (dove il voto per il governatore del Lazio è stato praticamente unanime) e in tutto il Lazio, l’affluenza è stata di circa 190mila persone; a Torino l’aumento degli elettori è stato addirittura del 102%, mentre in tutta la regione Piemonte i votanti sono stati più di 81mila.
“Il nuovo Pd dovrà essere fatto di unità e cambiamento – ha detto il fratello del celebre Luca – Vorrà dire guardare le persone non dal dirigibile, ma da vicino nella loro vita concreta. Basta con le figurine, le incomprensioni, io sto con quello tu con l’altro, la politica non ha senso se si distanzia dalla condizione umana degli individui. Non sarò mai capo, ma leader di una comunità”, conclude il neo segretario del Partito Democratico.