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sabato, 3 Giugno 2023

Prezzi dei medicinali, denunciate case farmaceutiche

Sono state denunciate venti importanti case farmaceutiche in 44 stati USA. L'accusa è di aver stretto accordi illegali per gonfiare arbitrariamente il prezzo dei medicinali.

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Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II

Pfizer, Teva, Novartis, Mylan, nomi di conosciutissime case farmaceutiche, rientrano tra le venti denunciate delle procure generali di 44 stati USA, con l’accusa di aver stretto accordi illegali per far lievitare arbitrariamente il prezzo dei farmaci, rialzati fino al mille per cento.

La denuncia, giunta dopo ben cinque anni di indagini, è stata sporta dal procuratore generale del Connecticut, William Tong.

Sono state individuate nello specifico 15 persone tra dirigenti responsabili delle vendite, del marketing e dei prezzi.

“Una delle più vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti”, l’ha definita il procuratore.

Secondo quanto afferma l’accusa, più di cento sarebbero i medicinali i quali avrebbero subito un forte aumento di prezzo, tra i quali lamivudine-zidovudine, usato dai malati di HIV, budesonide, farmaco contro l’asma, fenofibrate, contro il colesterolo alto,  antibiotici orali, fluidificanti del sangue, antitumorali e farmaci contro il diabete e la depressione vari.

“Sappiamo tutti che i farmaci prescritti possono essere costosi. Ora sappiamo che gli alti prezzi dei farmaci sono stati spinti in parte da un complotto illegale tra le compagnie di farmaci generici per gonfiare i loro prezzi”, ha affermato Gurbir Grewal, procuratore generale del New Jersey.

Le multinazionali farmaceutiche coinvolte avrebbero fissato i prezzi di alcuni medicinali sotto accordo, gonfiandoli fino al mille per cento nel periodo compreso tra luglio 2013 e gennaio 2015.

“Abbiamo le prove per dimostrare che l’industria farmaceutica ha perpetrato una truffa multimiliardaria ai danno del popolo americano. Una gravissima violazione delle leggi sulla concorrenza. Abbiamo email, messaggi, intercettazioni telefoniche e testimonianze di ex impiegati, e siamo convinti che dimostrino che le aziende farmaceutiche hanno cospirato per anni per fissare i prezzi e dividersi quote di mercato per un grandissimo numero di farmaci generici”, ha affermato il procuratore generale Tong.

Teva, la principale azienda produttrice di farmaci al mondo sarebbe stata la protagonista dell’operazione illecita. Avrebbe aumentato i prezzi di quasi 400 formulazioni di 112 farmaci generici.

Teva ha però smentito ogni accusa dichiarando che “Teva continua a rivedere la questione internamente e non si è impegnata in alcuna condotta che potrebbe portare a responsabilità civile o penale”.

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