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Parla il presidente Zelensky: “La guerra lampo di Putin è fallita, ma servono aerei”

Volodymyr Zelensky, in occasione del primo mese dall’invasione russa del 24 febbraio, ha raccontato le condizioni del suo paese in una lunga intervista a Repubblica. Ha rassicurato che gli ucraini continueranno a battersi fino all’ultimo.

“L’Ucraina è attualmente un avamposto di questa guerra che sta trattenendo l’aggressore. Secondo i piani del nemico, si prevedeva la conquista dell’Ucraina entro pochi giorni, 48 o 72 ore. Ma la guerra lampo è fallita”.

“Non c’è niente di ucraino nelle mani della Russia. Sì, hanno sequestrato alcuni territori, hanno occupato alcune nostre città, come dei veri terroristi nucleari hanno sequestrato le centrali nucleari di Zaporizhzhia e Chernobyl, per ricattare tutto il mondo, ma tutto questo non appartiene a loro, perché gli ucraini stanno resistendo” aggiunge.

Le nostre maggiori perdite oggi sono le persone. Civili che muoiono perché subiscono continui bombardamenti, attacchi aerei e missilistici”.

Il presidente ucraino è poi ritornato alle richieste avanzate all’inizio del conflitto:

Dai primi giorni di guerra noi ucraini abbiamo chiesto alla Nato di chiudere il nostro cielo da bombe e aerei nemici – evidenzia -. Questo, purtroppo, non e’ avvenuto. Ma, a questo punto, potete darci un’arma che possa aiutarci a proteggere il nostro cielo. Darci aerei, mezzi di difesa aerea e così via”.

Quanto all’ipotesi che la Bielorussia possa unirsi alla Russia, aprendo un nuovo fronte dal Nord, spiega: “E’ diventata una base per l’esercito russo. Ma secondo i nostri dati, molti militari bielorussi stanno in massa abbandonando la prospettiva di combattere in Ucraina”.

Parlando del suo discorso al Parlamento italiano, Zelensky ringrazia il premier Mario Draghi e ribadisce:

“Il nostro desiderio di diventare un membro a pieno titolo della Comunità Europea rimane invariato”.

E mentre si dice disposto “a “discutere i termini del cessate il fuoco, i termini della pace, ma non a subire ultimatum”, chiede di aumentare “le sanzioni contro quei russi che hanno iniziato e conducono questa guerra”, e rinunciare “alle merci russe, ritirate le vostre aziende dal mercato russo”.