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Premio letterario Lattes Grinzane 2021: vince Nicola Lagioia

A vincere nell’undicesima edizione del premio letterario Lattes Grinzane 2021 è Nicola Lagioia con La città dei vivi (Einaudi). Il riconoscimento internazionale, aperto ad autori italiani ed internazionali, premia i migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. A votare per l’assegnazione del premio, una giuria di studentesse e studenti di scuola superiore. Nicola Lagioia vince il premio con 400 voti.

Premio letterario Lattes Grinzane: vince La città dei vivi

A selezionare i libri che concorrono per il premio letterario Lattes Grinzane è, però, una giuria tecnica. Il libro di narrativa di Nicola Lagioia arriva tra i 5 finalisti con gli apprezzamenti dei giurati: “l’autore ricostruisce un evento reale, dai caratteri estremi e inquietanti: l’assassinio truce di un giovane da parte di due ragazzi di buona famiglia“.

Un libro per gli amanti della cronaca nera

L’autore racconta  l’efferato omicidio di un giovane ragazzo romano da parte di Manuel Foffo e Marco Prato, risalente al 2016. I due, incensurati e di buona famiglia, torturano per ore un ragazzo più giovane portandolo lentamente alla morte. Un delitto inspiegabile.

Nella motivazione della giuria tecnica si legge: “proprio immergendosi nel pulsante respiro di Roma il narratore porta alla luce tanti resistenti barlumi di umanità; interroga con trattenuta delicatezza, senza moralismo, ma anche senza indulgenza, le ragioni di ciascuno, lontano da ogni indiscrezione e da ogni compiacimento per l’eccesso“.

Il libro, ricostruzione di un evento tragico, non è una narrazione che indugia nel patetismo ma nemmeno nel cinico distacco. Anzi, sempre nella motivazione della giuria tecnica si può leggere: “dalle ragioni di un male che sembra rappreso nelle cose, nello sfaldarsi degli spazi civili e sociali, pare quasi estrarre una speranza di umanità e riscatto“.

Nicola Lagioia nasce a Bari nel 1973. Dirige il Salone Internazionale del Libro di Torino ed è stato in giuria alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia. 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.