Lo scorso 5 febbraio avvenne il crollo di un’ampia porzione del lato esterno posteriore di Villa d’Elboeuf, il cui muro finì proprio sulle rotaie della vicina stazione ferroviaria di Portici-Ercolano, con sede nell’area Granatello e adibita al trasporto ferroviario della linea Napoli-Salerno. L’incidente causò l’interruzione dell’attività ferroviaria inattiva sino ad oggi.
Due giorni dopo l’accaduto, il Giudice esecutore dispose l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza alla ditta R.F.I. (Rete Ferrovie Italiane – ndr), la quale sosteneva la necessità di scavare una galleria artificiale lungo la cortina di Villa d’Elbeouf, al fine di garantire la ripresa del trasporto ferroviario sul binario rimasto illeso.
Il 2 aprile l’attuale proprietaria della villa, la Società InvEst., presentò ricorso al Tar della Campania per ottenere l’annullamento dell’ordinanza emessa dal Comune al fine di eliminare dalle rotaie la fiancata esterna della villa, causa non solo dell’interruzione del traffico ferroviario vesuviano, ma anche di pericoli per il pubblico e il privato. L’udienza fu fissata per l’8 maggio.
Al contempo, il Tribunale dispose un accertamento tecnico preventivo incaricando un consulente tecnico di individuare le cause scatenanti il crollo della fiancata posteriore della prima villa Miglio d’Oro. La prima udienza, fissata per l’8 maggio, fu rimandata al 26 giugno su richiesta della R.F.I.

Il 20 maggio si tenne un convegno nel Teatro “I De Filippo” di Portici con i sindaci e consiglieri comunali dei comuni di Napoli, Salerno, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Pompei, Scafati, Angri, Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore e di Cava de’ Tirreni per trovare soluzioni più efficaci e veloci atte a risolvere il problema. L’Assessore del Comune di Ercolano sostenne che il crollo della fiancata della villa sulle rotaie della stazione ferroviaria porticense potesse rappresentare un’incitazione al ridisegno del servizio su rotaie, capace di dare rilevanza ai numerosi monumenti storici ubicati nelle prossimità, come appunto Villa d’Elboeuf. I rappresentanti del Comune di Pompei invece sottolinearono l’importanza del tratto ferroviario Napoli-Salerno non solo per motivi storici, dato che la linea Napoli-Portici fu la prima mai costruita in Europa, ma anche per motivi di praticità quotidiana. Gli abitanti del territorio angro-sarnese ad esempio, usufruendo della circumvesuviana di Pompei per recarsi a Napoli, restano spesso vittima di disagi comprendenti il malfunzionamento del servizio della circumvesuviana medesima e del sovraffollamento dovuto all’afflusso di turisti e pendolari dei paesi limitrofi. I paesi del salernitano, come Angri e Nocera infine, dichiararono di soffrire disagi derivanti dalla crisi della SITA e della mancanza di circumvesuviana, evidenziando che l’unico collegamento superstite tra Salerno-Napoli è l’autostrada A3.
La prima udienza emessa dal giudice l’8 maggio, già rimandata al 26 giugno, è stata nuovamente aggiornata al 25 settembre data la ancora scarsa documentazione del caso. Il futuro della stazione ferroviaria di Portici-Ercolano e quello della linea Napoli-Salerno resta ancora un mistero, e i tempi si allungano.