Si susseguono, a distanza più o meno regolare, atti perpetrati da vandali nei confronti dei meravigliosi Scavi di Pompei. L’ultimo reperto archeologico a farne le spese in ordine di tempo è stato l’affresco di Bacco e Arianna nella Regio IX, insula 5, 14-16.
L’opera raffigurante le due figure mitologiche è stata danneggiata da ignoti per una sezione di circa 10 centimetri: a dare l’allarme, il custode, che ha poi denunciato il fattaccio alla Direzione degli Scavi che successivamente ha allertato i Carabinieri, i quali sono alla ricerca dei responsabili di questo vero e proprio affronto alla cultura e alla memoria antica di una città rappresentante un pezzo di storia intramontabile.
Nonostante l’atto vandalico concretizzatosi, il direttore del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, rassicura sulla celerità con cui la direzione si è mossa per avviare le procedure di recupero e restauro dell’opera nonché della volontà di collaborare con le Forze dell’Ordine per assicurare i vandali alla giustizia.
“La direzione ha presentato denuncia presso la stazione dei Carabinieri all’interno del complesso archeologico e ha poi contattato i restauratori per dare ai turisti la possibilità di visitare questa zona. Mi auguro inoltre -conclude Osanna – che siano presto identificati i responsabili di questo scempio. Chi compie atti simili ferisce l’Italia e il suo patrimonio culturale”.
Non è la prima volta che Osanna si trova a dichiarare fatti del genere anche perché risaliva appena allo scorso 23 Dicembre, l’ultimo atto vandalico prima del suddetto: una fontana recentemente restaurata è stata imbrattata con del succo di melograno da un turista belga.
Ed è proprio il turismo crescente, a dir di Osanna, una delle cause dell’aumento del rischio di danneggiamenti. A far eco alle parole del direttore sono quelle del Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, che rilasciò un’intervista durante il suo ultimo sopralluogo proprio agli Scavi pompeiani scagliandosi contro le “domeniche gratuite”, proposta che sicuramente affascina e stimola gli amanti della cultura, ma richiama purtroppo anche, appunto, i vandali.
Altro argomento affrontato da Franceschini fu il mancato rispetto delle norme di sicurezza riguardanti la sorveglianza e la videosorveglianza per cui “agli Scavi di Pompei – affermò il Ministro- ampi gruppi di turisti sono liberi di girovagare per il Parco archeologico in totale libertà. Il rischio – concluse Franceschini- è che atti di distruzione possano ripetersi a breve”. Detto fatto.