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sabato, 3 Giugno 2023

Polonia: No all’estradizione di Polansky

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Emanuela Iovine
Emanuela Iovinehttps://www.21secolo.news
Ambiziosa, testarda e determinata. Napoletana ma residente a Gallarate. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", presentando una tesi dal titolo: "Tendenze Linguistiche del Giornalismo dalla carta al web". Iscritta dal Novembre 2016 all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania. Diplomata nel Giugno 2013 in danza classica e moderna e attualmente docente di lettere.

Roman Polansky, il noto regista di origine polacca è stato accusato parecchi anni fa negli Stati Uniti dello stupro di una ragazzina avvenuto nel 1977.

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Samantha Geimer

Si tratta di Samantha Geimer che all’epoca dei fatti aveva solo 13 anni e lo stesso Polansky confessò di aver avuto con la bambina un rapporto sessuale durante un servizio fotografico tenutosi a Los Angeles. Dopo soli 42 giorni di carcere fuggì dagli Usa per timore che i giudici americani potessero avere un ripensamento sulla pena. Fu fermato poi a Zurigo nel 2009 e posto agli arresti domiciliari per volere delle autorità americane che avevano emanato un mandato d’arresto nei suoi confronti. Le autorità svizzere negarono però l’estradizione concedendogli dunque la libertà ma in seguito a una sua apparizione a Varsavia in occasione dell’inaugurazione di un museo ebraico, le autorità Usa richiesero l’estradizione del regista polacco naturalizzato francese dalla Polonia. Il tribunale di Cracovia si sarebbe però schierato in favore del regista e il giudice, Mazur avrebbe affermato: “l’estradizione è inammissibile” ma la sentenza sembrerebbe appellabile come poi ha spiegato successivamente un portavoce giudiziario.

Polansky non ha voluto partecipare all’udienza per ragioni emotive e secondo alcune voci avrebbe atteso l’esito della sentenza a bordo di un aereo all’aeroporto di Cracovia. Infine Kaczynsky, leader politico durante le elezioni politiche della scorsa settimana asserì: “trovo giusta la richiesta di estradizione del regista perché non è corretto trattare in modo diverso, privilegiato qualcuno soltanto per il suo successo”.

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