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Pioggia di missili dall’Iran contro base Usa in Iraq

Raffica di missili da parte dell’Iran contro le basi militari in Iraq di al-Asad e di Erbil che ospitano truppe americane ed alleati tra cui i soldati italiani: l’operazione ‘Soleimani Martire’ è solo l’inizio della vendetta per l’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa.

Dalla tv nazionale iraniana giunge l’annuncio della morte di circa 80 persone e del ferimento di altre 200: “Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base. Circa 104 obiettivi degli Stati Uniti e dei suoi alleati locali sono sotto osservazione da parte dell’Iran, e se commetteranno un errore, siamo pronti ad attaccarli”, spiega una fonte della Guardia Rivoluzionaria.

L’Iran “ha dato uno schiaffo gli Stati Uniti con l’attacco missilistico alle sue basi militari, ma non è ancora abbastanza e la presenza corrotta degli Stati Uniti dovrebbe finire”, dichiara in tv il leader supremo iraniano, Ali Khamenei.

Almeno 35 i missili lanciati, ma nessuna vittima tra i militari iracheni. Fortunatamente illesi anche tutti i soldati italiani che si sarebbero rifugiati in un’area di sicurezza, mettendosi al riparo dall’attacco in appositi bunker.

Informato dei fatti, Donald Trump valuta le conseguenze dell’offensiva. Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del segretario della Difesa degli Stati Uniti Mark Esper.

“Se l’Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio – minacciano le Guardie Rivoluzionarie – Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite in un terzo round di attacchi da parte dell’Iran”. Balzano del 3,4% a 65 dollari le quotazioni del petrolio, e quelle dell’oro, arrivate a 1.600 dollari l’oncia ai massimi dal 2013.

Un capo della forza paramilitare irachena filo-iraniana, Hashed al Shaabi, auspica una “risposta irachena” all’attacco al generale Soleimani forte come quella iraniana. In un tweet, Qaïs al-Khazali, da qualche giorno nella lista Usa dei ‘terroristi’, scrive che “la prima risposta iraniana all’assassinio del comandante martire Soleimani è avvenuta”. Ed aggiunge: “È giunto il momento per la prima risposta irachena all’assassinio del comandante martire Mouhandis”.